E’ quanto emerge dal dossier di Coldiretti Sardegna, secondo la quale gli incendi sono "un danno incredibile ed incalcolabile per il patrimonio boschivo sardo e per le aziende agricole".
I primi due mesi di questa annata rovente e siccitosa segna un aumento di ben 10 incendi in più al giorno rispetto ad un anno fa. Solo grazie ad una macchina operativa efficiente, che vede in prima fila il grande lavoro del Corpo forestale, che coordina lo spegnimento degli incendi boschivi delle aree rurali, insieme alla Protezione civile, Forestas, i Barracelli ed i Vigili del fuoco, oltre a tanti altri volontari, la superficie interessata è quasi la stessa di un anno fa, con circa 11 mila ettari andati in fumo.
I danni diretti al patrimonio boschivo e alle aziende agricole - contingenti e anche futuri - sono ingentissimi. Ogni giorno i bilanci sono dei bollettini di guerra causati da mani maledette che stanno compromettendo il patrimonio naturale isolano. Le fiamme stanno devastando le aziende agricole: oltre al pascolo, sono compromesse dal fuoco le recinzioni, spesso gli animali, le stalle, oltre a vigneti e oliveti.
Per non parlare delle strutture agrituristiche che anche quest’anno stanno subendo ingenti danni e vedranno compromessa la stagione estiva.
La prima stima di Coldiretti Sardegna per i danni alle aziende agricole è di oltre 20 milioni di euro che vanno ad aggiungersi ad un'annata tra le peggiori della storia a causa, tra le altre, di una pessima siccità.
Ma a repentaglio è messa anche la vita di chi vive in campagna. Sono già due purtroppo gli allevatori finiti all’ospedale a causa di ustioni dovute agli incendi.