L'isola, storicamente ricca d'acqua, destinataria di perturbazioni che precipitano solo lì, spesso sfugge alle casistiche nazionali sull'acqua. E in Regione l’attenzione è concentrata sulla gestione della preziosa risorsa: il riordino dei consorzi di bonifica e irrigazione, giunto ormai ad una svolta.
Eppure, negli ultimi giorni, da Catania e da Ragusa provengono i primi segnali di sofferenza per la siccità, che pure, secondo la denuncia lanciata via web da Corrado Vigo - ex presidente degli agronomi siciliani - durerebbe ormai da almeno 5 anni, pur restando avvolta nell’indifferenza generale.
La siccità in Sicilia non passa sui media ma è una realtà: “Telegiornali e giornali sono pieni di notizie sulla siccità al Nord e Centro Italia. E' sempre così: quando in quelle regioni non piove per qualche mese, allora si grida all'allarme siccità. Qui da noi la siccità la soffriamo ormai per il quinto anno consecutivo, e nessuno lo fa notare. Nessuno che dica al Governo ci siamo anche noi! - scrive sul suo blog lo scorso 25 giugno Corrado Vigo, ex presidente degli agronomi siciliani, che sottolinea - eppure lo sappiamo tutti: tecnici, agricoltori, funzionari, lo sappiamo tutti in che grave situazione ci troviamo, eppure c'è una sorta di omertà, come se tutto andasse bene”.
Dal mondo delle organizzazioni agricole siciliane, seppure in maniera sommessa, la parola siccità evoca la difficoltà che si sarebbero registrate nelle provincie di Ragusa e Catania per ortive e agrumi. Lo scorso anno, per altro, alcune aziende agricole dell’agrigentino lamentarono severi danni da siccità, prima di essere sommerse dalle piogge alluvionali che devastarono Sciacca, dopo aver colpito il ragusano e il catanese.
Oggi sui media siciliani tiene banco solo la ristrutturazione dei consorzi di bonifica dell’isola, giunta proprio ieri ad una svolta: “Approvati in giunta regionale il regolamento di organizzazione e lo statuto dei nuovi consorzi di bonifica” scrive in una nota dell’assessore all’Agricoltura della Regione Siciliana, Antonello Cracolici.
“Non appena sarà acquisito il parere della commissione di merito, nasceranno i due consorzi della Sicilia occidentale e della Sicilia orientale - annuncia Cracolici - Ciò consentirà di ottimizzare la gestione e di ridurre i costi attraverso quelle economie di scala che, auspichiamo, consentiranno di dare maggiore efficienza alla gestione del servizio e minori costi a carico degli agricoltori”.
Della siccità evocata da Vigo ancora nessuna traccia.