L'Ice, insieme al ministero dello Sviluppo economico e con la collaborazione dell'Unione italiana vini, sta lavorando a un progetto di promozione del vino per il mercato Usa. "Il Tavolo del vino" si è riunito al Mise il 14 febbraio scorso e sono stati presentati ufficialmente gli imprenditori vitivinicoli del gruppo di lavoro che dovrà collaborare con l'Ice.

"Siamo pronti a scrivere una pagina nuova nella storia della promozione internazionale del vino italiano - sottolinea Antonio Rallo, presidente dell'Unione italiana vini - le imprese del settore vitivinicolo hanno iniziato a strutturare, insieme all'Ice, il piano promozionale sul vino negli Usa, che prevede un investimento di 20 milioni di euro per i prossimi tre anni".

"Bisogna mettere a punto una strategia per creare maggiori sinergie tra gli investimenti del pubblico e del privato - continua Rallo - tema sul quale il tavolo promozione del consiglio Uiv si è espresso in maniera chiara. Alle istituzioni pubbliche spetta l'onere di finanziare attività di formazione e comunicazione del sistema del vino made in Italy, alle imprese invece la responsabilità della promozione di prodotto attraverso fiere, degustazioni e presentazioni. Due linee di lavoro parallele che devono integrarsi evitando sovrapposizioni".

Secondo le elaborazioni dell'Osservatorio del vino Uiv-Ismea l'Italia ha la leadership tra i paesi esportatori in Usa, sia per quantità che per valore. Nel 2016 le importazioni di vino italiano in Usa hanno registrato una crescita del 6,1% in valore, superando 1,6 miliardi di euro e mantenendo così un primato consolidato.
Dai dati si evince che questa progressione si è manifestata in particolare grazie al Prosecco e alle bollicine. Resta però ancora elevata la differenza fra il valore medio dei vini italiani e quelli francesi, a favore di questi ultimi, veri competitor delle etichette made in Italy.

"Gli investimenti delle aziende per la promozione in Usa necessitano di una campagna di comunicazione istituzionale che racconti il sistema vino italiano puntando con decisione ad accrescerne il valore attraverso l'aumento del prezzo medio a bottigliaconclude Rallo.
"Dobbiamo studiare un linguaggio adeguato e dedicato anche a baby boomers e millenials, che sono il presente e il futuro del consumo di vino di qualità. In questo piano strategico vogliamo che l'Ice diventi cabina di regia di tutti i soggetti che organizzano eventi sul vino italiano negli Usa, creando un grande calendario per queste attività".