Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare è stato nominato vice presidente.
La nomina è avvenuta nel corso dell'assemblea nazionale che si è svolta a Firenze presso l'Accademia dei Georgofili a margine del convegno su L'agroalimentare del futuro, chiuso dal ministro Maurizio Martina.
Paolo Bonaretti, economista di Reggio Emilia, è direttore generale di Aster, consorzio della Regione Emilia Romagna per l'innovazione e la ricerca industriale. Bonaretti è consigliere economico presso la presidenza del Consiglio dei ministri e presso il ministero dello Sviluppo economico.
E' inoltre presidente del Comitato Emas e della Fondazione E35 di Reggio Emilia.
Nel corso del convegno, Bonaretti ha presentato la strategia del Cluster agrifood, espressa dalla Roadmap per la ricerca e l'innovazione, all'interno delle sue sei traiettorie tecnologiche, che di fatto declina il piano industria 4.0 nelle seguenti tematiche chiave: agricoltura di precisione, tracciabilità, autenticità ed integrità di filiera, tecnologie 4.0 per le macchine e impianti alimentari e logistica, fino ad arrivare allo sviluppo di applicazioni Ict-based per configurare nuovi modelli di business delle imprese agricole e agroindustriali in tutti i loro processi.
Con 54mila imprese, 385mila addetti (più altri 850mila indiretti della produzione agricola trasformata), un fatturato 2016 stimato in 134 miliardi di euro (di cui quasi 29 derivanti dall'export), l'industria alimentare, è il secondo comparto manifatturiero italiano ed è posizionata al terzo posto in Europa, a ridosso dell'industria alimentare tedesca e francese.
Un settore fortemente interessato all'affermazione su scala globale dei modelli di produzione e consumo sostenibili, in grado di far fronte al crescente fabbisogno della popolazione mondiale e di garantire la competitività dei sistemi agroalimentari, nel rispetto dell'ambiente e delle comunità territoriali.
Un'industria che investe l'8% del fatturato in ricerca e sviluppo (l'1,8% in R&S formale e informale di prodotti e processi innovativi, oltre il 4% in nuovi impianti, automazione, Ict e logistica e circa il 2% in analisi e controllo di qualità e sicurezza), coniugando la sapienza e le tradizioni del modello alimentare italiano con la costante innovazione di processo e di prodotto.
Il Cluster agrifood, è uno degli otto Cluster tecnologici nazionali nati nel 2012 dal ministero dell'Università e della ricerca, ad oggi coinvolti in tutte le politiche del Governo per l'innovazione e la ricerca: strategie per la specializzazione intelligente, industria 4.0, Piano nazionale della ricerca. L'associazione, presieduta da Aster e Federalimentare, raggruppa 80 soci tra grandi, piccole e medie aziende, università, enti di ricerca, associazioni, rappresentanze territoriali.
Tramite il Cluster sono già stati finanziati tre progetti in ambito agroalimentare.