Son quasi 130 le domande presentate per l'assegnazione a imprenditori agricoli under 40 degli undici lotti di terre incolte di proprietà della Regione Sardegna, messi a bando nei mesi scorsi nell'ambito del progetto "Terra ai giovani".
Elaborato dall'assessorato dell'Agricoltura, in collaborazione con la presidenza della Giunta regionale e l'assessorato degli Enti locali, "Terra ai giovani" ha l'obiettivo di favorire il ricambio generazionale in agricoltura grazie alla concessione in affitto agevolato per quindici anni (eventualmente rinnovabili) di 695 ettari complessivi, dislocati fra i territori di Sassari, Alghero, e nella provincia del Sud Sardegna, tra i comuni di Serramanna, Villasor, Vallermosa, Ussana, Donori e San Vito.
 
A riscuotere maggiore interesse i tre lotti dell'azienda Giviamolas di Villasor, di proprietà dell'agenzia regionale Agris, per i quali sono state presentate diciotto domande ciascuno.
Diciassette invece le richieste per l'azienda Is Figus, situata tra Serramanna e Villasor, mentre in quindici si sono fatti avanti per l'azienda Porticciolo di Alghero.

Il lotto più grande messo a bando, 350 ettari del Monte Pascoli di Cixeddu, in località Vallermosa, ha totalizzato sei domande. Tra i richiedenti, in due non hanno indicato il lotto prescelto mentre nessuna domanda ha indicato i terreni Laore di Monte Narba, nella zona di San Vito.
Il totale delle domande presentate alla scadenza del 30 settembre è stato di 127 (tre sono pervenute fuori dai termini), con l'ovvia avvertenza che era possibile presentare richiesta per più lotti.
 
La commissione di valutazione è già al lavoro e una prima graduatoria provvisoria sarà disponibile entro la fine ottobre.
I bandi prevedono premialità legate alla presentazione di un piano aziendale che punti alla valorizzazione economica e delle qualità agroalimentari dei terreni, anche mediante l'uso di tecnologie innovative nelle fasi di produzione, trasformazione e commercializzazione.

Stesso peso avranno i criteri di tutela ambientale, la formazione dei candidati, le capacità tecniche e le esperienze lavorative maturate sul campo. Si terrà conto inoltre dell'adesione a Organizzazioni dei produttori, Consorzi di tutela, all'essere cooperativa sociale, imprenditore agricolo professionale, coltivatore diretto, cooperativa agricola di produzione o di trasformazione e commercializzazione.