Confagricoltura Taranto reagisce alla notizia della sospensione del tributo di bonifica 630 sul 2014 da parte della Soget, chiedendone invece l'annullamento.
E soprattutto rilancia sul disegno di legge della Giunta regionale della Puglia riguardante la riforma del sistema bonifica: va cambiato secondo l'organizzazione agricola perchè, privare i consorzi della voce d'entrate della gestione irrigua, che il disegno di legge della Giunta pugliese vuole dare invece all'Arfif, rischia di far fallire tutti gli enti di bonifica.

"La nostra linea non cambia, soprattutto perché nel progetto di riforma si sta delineando un sistema in cui la risorsa acqua viene di fatto sottratta alla gestione dei consorzi (e quindi alle aziende agricole consorziate), mentre ad essi resta affidato il grande nodo delle manutenzioni ordinarie senza scioglierlo definitivamente, così come riteniamo accadrà per il buco nero dei debiti pregressi.
Per questo
 - afferma Carmine Palma, direttore di Confagricoltura Taranto - torniamo a chiedere che questi aspetti controversi vengano discussi con le associazioni agricole, che del futuro consorzio unico saranno parte integrante e primi fruitori assieme, lo ribadiamo ancora una volta, con i territori che rientrano nella competenza del bacino di bonifica".

Sulla tregua di due mesi nel pagamento del tributo 630 ai consorzi di bonifica, tra cui  quello tarantino "Stornara e Tara", che darà finalmente un po' di respiro alle aziende agricole grazie alla decisione di procedere alla sospensione dell'attività di riscossione attraverso la concessionaria Soget Spa, Confagricoltura Taranto sottolinea: "Prendiamo atto positivamente di questa decisione - precisa il direttore Palma - ma avvertiamo i contribuenti che la sospensione della riscossione del tributo 630 riguarda solo l'anno 2014 ed è appunto, temporanea, perché riguarda il periodo dal 27 settembre al 26 novembre 2016.
Inoltre, è corretto ricordare, che la sospensione non comporta l'interruzione dei termini di impugnativa dinanzi alla Commissione Tributaria, né tantomeno interrompe la decorrenza degli interessi".


Una parentesi, seppur ben accetta, nella lunga e complicata partita che riguarda il futuro dei consorzi e la riforma che ne sta ridisegnando i contorni: "La sospensione è cosa ben diversa dall'annullamento - rimarca Palma - che è quanto abbiamo chiesto in più occasioni alla Regione Puglia e al commissario unico".