Così Leonardo Di Gioia, assessore regionale all’Agricoltura e risorse agroalimentari della Puglia intervenuto al workshop “Benefici e opportunità per il riuso delle acque in agricoltura”, tenutosi alla Fiera del Levante il 13 settembre 2016 .
“La nostra regione – ha aggiunto – ha bisogno di mettere a sistema il riutilizzo delle acque nel più breve tempo possibile su tutto il proprio territorio.”
“La promozione della cultura del riuso dell’acqua in agricoltura è una delle priorità dell’Agenzia anche per il prossimo ciclo di programmazione - ha dichiarato Vito Albino, commissario straordinario dell’Agenzia regionale per la tecnologia, che ha aggiunto - Stimolare l’innovazione lungo questa direttrice aiuta le imprese a ragionare in termini di miglioramento dell’efficienza e di produttività.”
L’evento è stato organizzato da Arti, in collaborazione con Irsa Cnr e l’azienda Fiordelisi, nell’ambito del progetto europeo Demoware, finanziato dall’Unione europea attraverso il 7° Programma quadro per la Ricerca e lo sviluppo tecnologico.
L'incontro ha affrontato il tema della diminuzione delle disponibilità idriche naturali, motivo per il quale il riuso delle acque in agricoltura diventa una scelta decisiva per il risparmio della risorsa.
Il progetto Demoware ha sperimentato un ampio raggio di tecnologie e di possibili applicazioni del riuso delle acque (a fini agricoli, industriali, urbani, ecc.), attraverso i 10 dimostratori localizzati in Europa e Israele.
Arti è coinvolta nell’analisi dei punti di forza e debolezza del sistema regionale e nella disseminazione dei risultati di progetto e dei vantaggi del riutilizzo delle acque reflue in Puglia.
Demoware, attraverso l’integrazione di alcuni siti dimostrativi atti a destinare il riuso dei reflui a fini agricoli, urbani o industriali, mira a migliorare il potenziale di riuso delle acque eliminando le barriere che ne limitano un utilizzo più estensivo.
In Puglia a Stornarella (Fg), è localizzato un dimostratore d’avanguardia di Demoware in cui viene effettuata la depurazione delle acque a fini irrigui per la produzione agroalimentare, costituito da un processo a fanghi attivi convenzionale seguito da un affinamento per ultrafiltrazione. I risultati della sperimentazione hanno consentito di verificare l’adeguatezza delle tecnologie adottate per la produzione di acque utilizzabili a fini irrigui, con notevoli risparmi in termini di fertilizzanti chimici.
In Puglia, dove per i 258 comuni esistono 185 depuratori, la politica regionale sta già sostenendo il riuso delle acque reflue in agricoltura. Inoltre, il piano per la gestione dei fanghi prevede il loro utilizzo diretto, la trasformazione e, dunque, un potenziamento degli impianti di compostaggio, e anche una quota destinata allo smaltimento esterno.
Nel workshop sono stati inoltre presentati alcuni finanziamenti europei di cui può beneficiare il settore idrico ed illustrato il ruolo della partecipazione della Puglia a diversi network europei nel settore.