Una grandinata intensa, trenta minuti dalle 9.30 del mattino del 14 giugno 2016, ha provocato ingenti danni a un qualche centinaio di ettari di colture orticole specializzate.

Particolarmente colpite le zone del Basso Ferrarese (Bosco Mesola, Santa Giustina, Alberazzo), dove il terreno è rimasto letteralmente imbiancato per diverse ore.
Sul pomodoro i danni stimati sono totali, il 100% del raccolto è stato praticamente spazzato via e sono stati fortemente compromessi anche seminativi, carote e patate.

Cia Ferrara sta monitorando la situazione con i tecnici e, sull'evento, è intervenuto anche il presidente provinciale Stefano Calderoni.

"Siamo preoccupati - afferma Calderoni - per la perdita dei principali raccolti del territorio come pomodoro, frumento tenero, mais, carote e patate in piena fase vegetativa o quasi pronti per la raccolta. Inoltre le piante che sono riuscite a salvarsi hanno subito un forte stress e rischiano di ammalarsi, compromettendo l'intero raccolto".

"Un'altra questione che ci preoccupa particolarmente - continua Calderoni - è l'aspetto dei risarcimenti da parte delle assicurazioni per quelle colture ancora in fase di emergenza, dunque senza frutti. Qui le compagnie potrebbero non riconoscere il danno reale o potenziale. Questo vorrebbe dire mettere in ginocchio le aziende che ad oggi, alle porte della stagione estiva, non hanno alcune alternativa che possa sostituire queste colture".