La costruzione di serre per la IV gamma in Piana del Sele, nel salernitano, continua e costante negli ultimi anni, ha aumentato la quantità delle acque da smaltire a valle degli impianti attraverso i canali della rete colante ed ha incrementato la velocità di corrivazione delle acque. Con il rischio che molte aziende agricole potessero essere danneggiate da improvvise esondazioni dei canali di bonifica.

Da molte settimane il problema era all'attenzione della Regione Campania e si è raggiunto un accordo tra Consorzio di bonifica e irrigazione in destra del fiume Sele e l'assessorato agricoltura della Campania per regolamentare in maniera sostenibile il rilascio delle autorizzazioni alla costruzione di nuove serre nella zona di Eboli (Salerno).

“Le serre si potevano costruire prima e si potranno costruire anche domani, ma con un regolamento che terrà finalmente conto dei rischi idraulici e della sicurezza della Piana del Sele. Con questo provvedimento, diamo un futuro ai nostri territori”.
Lo dichiara il presidente del Consorzio di Bonifica Destra Sele, Vito Busillo, al termine del tavolo tecnico promosso dal Consigliere delegato all’Agricoltura della Regione Campania, Franco Alfieri, sul Regolamento serre.
                                     
Ridefiniti dal Consorzio alcuni criteri per il rilascio delle autorizzazioni per la realizzazione di impianti serricoli.
“L’aspetto fondamentale del Regolamento è che si potranno realizzare serre su tutto il comprensorio di bonifica – precisa Busillo - seppure con opportuni e indispensabili accorgimenti volti a evitare carichi eccessivi di impermeabilizzazione dei suoli. Ciò a vantaggio sia degli imprenditori agricoli che intendono investire in nuovi impianti serricoli e sia degli altri agricoltori che, giustamente, chiedono che siano difesi i loro terreni dalle esondazioni dei canali. Gli ingiustificati allarmismi di chi ipotizzava un “blocco delle serre” appaiono quindi del tutto privi di fondamento”.
 
Secondo quanto riportato in una nota del Consorzio Destra Sele, gli imprenditori agricoli potranno "realizzare gli impianti serricoli garantendo l’invarianza idraulica nel drenaggio delle acque".
Vale a dire: la portata di acqua che giungerà nella rete di bonifica a seguito della costruzione di un impianto serricolo, dovrà essere la stessa di quella che giungeva prima che si attuasse l’impianto medesimo. L’invarianza idraulica potrà essere garantita sia mediante vasche di laminazione nelle zone a pericolosità idraulica e sia, nelle zone non idraulicamente pericolose, con vasche e stradoni drenanti.
 
Altro aspetto saliente della revisione del Regolamento riguarda le spese di rilascio dell’autorizzazione, le quali sono state ridotte drasticamente e sono state scaglionate per fasce di estensione aziendale. “Con la revisione del Regolamento, le spese di rilascio dell’autorizzazione consortile non saranno dovute dai giovani agricoltori under 40 – annuncia Busillo - che intendono avvalersi della misura Psr di primo insediamento. E’ un provvedimento innovativo e di straordinaria importanza per garantire un futuro anche imprenditoriale alla Piana del Sele”.