Tale somma fa parte degli otto milioni e mezzo già stanziati a beneficio dei Consorzi di bonifica con la legge di Bilancio della Regione Puglia, ma attualmente congelati in attesa della riforma della legge regionale sulla bonifica e l'irrigazione n.4 del 2012.
La stagione irrigua potrà essere avviata regolarmente, in particolare nei territori di competenza dei Consorzi di bonifica, Stornara e Tara, Ugento Li Foggi, Terre d’Apulia e Arneo. Dove la situazione di scarsa liquidità degli enti aveva fatto temere la necessità di richiedere agli agricoltori un’anticipazione sugli oneri irrigui del 2016.
Un'ipotesi che aveva suscitato in terra di Bari ed in provincia di Taranto la reazione degli agricoltori con manifestazioni di protesta e che l’acconto della Regione Puglia, voluto dall’assessore regionale all’Agricoltura Leonardo Di Gioia, potrà a questo punto scongiurare.
Positiva pertanto la reazione delle organizzazioni agricole pugliesi, dalle quali però si sottolinea come sia anche necessario dotare il sistema irriguo pugliese di una programmazione di ampio respiro, vista anche la notevole ampiezza e l’indiscutibile complessità.
I Consorzi di bonifica gestiscono in Puglia una superficie servita da opere di irrigazione di oltre 210mila ettari, che trae risorsa idrica da 102 invasi e vasche di compenso e 24 impianti di sollevamento delle acque a uso irriguo, veicolata lungo 560 chilometri di canali irrigui e circa 10mila chilometri di condotte tubate.
“Diamo atto all’assessore regionale all’Agricoltura Leonardo Di Gioia di aver accolto le nostre sollecitazioni e le nostre richieste avanzate nel corso dell’ultimo incontro avuto sui Consorzi di bonifica insieme al commissario straordinario degli stessi Gabriele Papa Pagliardini - commenta Raffaele Carrabba, coordinatore di Agrinsieme Puglia, il cartello delle organizzazioni agricole Cia, Confagricoltura, Copagri e del settore agroalimentare di Alleanza delle cooperative (Legacoop, Confcooperative, Agci ).
“Bisognava quanto prima trovare una soluzione che permettesse l’avvio in Puglia della stagione irrigua, in un'annata tra l’altro fortemente negativa sul fronte dei prezzi e della produzione, soprattutto nel comparto ortofrutticolo - sottolinea Carrabba, che rimarca - l’andamento climatico, contraddistinto da un inverno mite che non ha consentito una normale gestione delle produzioni, e il crollo vertiginoso dei prezzi alla produzione, hanno causato, infatti, l’interramento di enormi quantitativi di prodotti orticoli. Ci sono casi di aziende pugliesi che hanno addirittura perso il 75% delle produzioni che sono rimaste invendute e sono state interrate. Per non parlare, poi, dei prezzi”.
Agrinsieme Puglia auspica l’immediata approvazione di tale proposta di legge che permetterà così l’avvio della stagione irrigua, come sostenuto nel corso dell’ultimo incontro avuto con i vertici dell'assessorato regionale all'Agricoltura. Un incontro nel corso del quale le organizzazioni che fanno parte di Agrinsieme avevano sostenuto che un'eventuale anticipazione richiesta agli agricoltori dai Consorzi avrebbe determinato difficoltà economiche a questi ultimi, che sarebbero stati presi a tenaglia dalla crisi dei prezzi, che sta interessando l’ortofrutta, e l'anticipazione sulla stagione irrigua 2016, che sarebbe coincisa con il saldo di quella del 2015 con un aggravio finanziario insostenibile.
"Finalmente potrà partire la stagione irrigua grazie al disegno di legge approvato dalla Giunta regionale che sarà portato nel prossimo Consiglio che di fatto stralcia due milioni di euro dagli 8,5 milioni già stanziati a beneficio dei Consorzi di bonifica con la legge di Bilancio della Regione Puglia" afferma il presidente di Coldiretti Puglia Gianni Cantele, che sottolinea: "considerata l’urgenza di far ripartire le manutenzioni straordinarie e ordinarie, riteniamo non più procrastinabile un approfondimento in merito alle opportunità previste dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale e dal Psr che andrebbero, a nostro avviso, maggiormente esplorate dalla Regione Puglia. La mancanza di un'organica politica di bonifica comporta, tra l'altro, che lo stesso costo dell'acqua in Puglia sia caratterizzato da profonde ingiustizie”.