La deroga, spiega Coldiretti Piacenza, era stata richiesta a causa della prolungata siccità invernale e del notevole aumento delle piogge nel mese di febbraio. Le aziende agricole che coltivano i terreni con sistemi di lotta integrata a basso impatto ambientale devono prendere a riferimento la quantità di pioggia che cade sul territorio dall’1° ottobre al 31 gennaio di ogni anno per calcolare le perdite dell’azoto sottratto al terreno dall’acqua piovana e stabilire la quantità di azoto da reimmettere nei campi. Un inverno siccitoso come quest’anno in base ai parametri stabiliti dalla legge, avrebbe comportato un calcolo basso di asportazione dell’azoto dai campi. La pioggia eccessiva soprattutto dell’ultima decade di febbraio ha invece impoverito i terreni oltre ogni attesa. Da qui l’esigenza di ripristinare l’azoto necessario per una produzione adeguata sui terreni condotti con metodi integrati.
“La decisione della Regione - commenta Enrica Gobbi, responsabile Agroambiente di Coldiretti Piacenza - salvaguarda le 6500 aziende agricole che in Emilia Romagna coltivano oltre 100 mila ettari di terreno con pratiche sostenibili riducendo notevolmente l'uso di fitofarmaci. Anche a Piacenza questo metodo di coltivazione desta parecchia attenzione, basti pensare che solo nell’ultimo bando del Psr ad esso dedicato, secondo i dati di Coldiretti Piacenza, hanno presentato domanda oltre 100 aziende”.
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Fonte: Coldiretti Piacenza