E la Regione Calabria sta mettendo al centro della scena da tempo la lotta all’illegalità, a partire da interventi nel settore agricolo. Recentemente è stato anche emanato un bando per offrire aiuti alle aziende agricole confiscate e gestite da enti e associazioni, per un importo di 300mila euro. La priorità sarà data a chi per gestire questi beni ha già subito attentati mafiosi.
“I dati del Rapporto sui crimini agroalimentari riferiti al Meridione ed alla Calabria in particolare non sono incoraggianti. Le province calabresi sono vittime dell’ associazionismo criminale che fa sentire il proprio peso sul territorio, prova ne sono le percentuali riferite alla confisca dei beni" afferma in un suo intervento su Facebook Mauro D’Acri, consigliere regionale della Calabria che segue con il settore agricolo per conto del presidente Mario Oliveiro.
“Un immobile su cinque confiscato alla criminalità organizzata è nell'agroalimentare- aggiunge D’Acri, che sottolinea - Il 17,6% si trova in Calabria. Da questo punto di vista vorrei sottolineare l’estrema importanza dell’avviso pubblico per il finanziamento di progetti destinati al riutilizzo dei terreni confiscati alla criminalità organizzata, pubblicato dal Dipartimento Agricoltura sulla base di un preciso indirizzo che ha trovato accoglimento in una delibera di Giunta Regionale nel novembre scorso”.
Il Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria - in esecuzione della delibera di giunta regionale n. 453 del 12 novembre scorso, ha pubblicato sul Bollettino ufficiale della regione Calabria n. 14 del 15 febbraio il “Bando per il finanziamento di progetti e iniziative per la promozione e il sostegno di interventi per il riutilizzo dei terreni confiscati alla criminalità organizzata”.
Il bando prevede di finanziare interventi di riqualificazione economica e sociale di terreni confiscati alla criminalità organizzata finalizzati a promuovere e realizzare interventi straordinari per il sostegno di attività in ambito agricolo, con priorità ai soggetti che hanno subito attentati di stampo mafioso.
“Con quest’iniziativa la Regione Calabria intende confermare quanto l’uso sociale dei beni confiscati possa scardinare quel consenso sociale che le mafie hanno sul territorio – sottolinea una nota del Dipartimento Agricoltura - e soprattutto contribuire a diffondere la cultura alla legalità per la crescita della coscienza democratica, sostenendo le imprese che subiscono intimidazioni”.
L’avviso si rivolge a Cooperative sociali, organizzazioni di volontariato e associazioni no profit riconosciute, che gestiscono beni confiscati alla criminalità organizzata a loro assegnati.
Le risorse finanziarie stanziate sono pari a 300mila euro. Le domande di aiuto sono per un contributo erogato in regime di de minimis, il finanziamento per ogni singolo beneficiario pertanto non può superare 15.000 euro. Il bando è della tipologia "a sportello”, per cui i finanziamenti verranno assegnati in ordine cronologico sino ad esaurimento delle risorse disponibili.