Mercato a due velocità per i suini, con i capi da allevamento ancora penalizzati da scambi poco dinamici e quotazioni tendenti al ribasso, seppur in misura più mitigata rispetto alle scorse settimane. Per i suini da macello i listini dovrebbero invece stabilizzarsi dopo i significativi ribassi delle scorse settimane, nonostante una buona ripresa dell’attività di macellazione. Nessuna variazione di rilievo per le carni bovine: la situazione non delude al momento gli operatori del settore, specie nel confronto con il 2014.
Il mercato degli ovini e caprini sta proseguendo bene al Centro-Nord, mentre soffre al Sud e sulle Isole per la pressione della concorrenza estera. Per quanto riguarda i prodotti lattiero-caseari, il calo dei listini delle materie grasse sembra essersi arrestato su un livello che dovrebbe rimanere stabile anche nei prossimi giorni. Le quotazioni dei grana a denominazione potrebbero spuntare qualche ulteriore rialzo, mentre l’export fra da traino per il mercato dei formaggi europei e italiani.
Offerta abbondante e prezzi stazionari per i mercati ortofrutticoli, nessuna novità sostanziale da mele e agrumi. Nel comparto cerealicolo sono riprese a scendere le quotazioni del frumento duro, in un mercato che fatica in questa fase a tenere le posizioni e dove gli scambi proseguono per limitati quantitativi.
Mercato calmo per il frumento tenero, in un contesto di prezzi invariati per mais e orzo, mentre continua la discesa dei prezzi della soia. Buona stabilità per i mercati del vino, con trattative regolari e qualche timido rialzo interessante sia per i bianchi comuni che per i rossi. Dinamicità infine per i mercati dell’olio d’oliva, dove in realtà si è ancora in presenza di una fase di assestamento e l’evoluzione delle quotazioni si profila pertanto altalenante.