“Il tempo delle attese è ormai al termine – dichiara Masiello, presidente di Coldiretti Campania e vicepresidente nazionale – e le istituzioni hanno il dovere di dare risposte chiare ad un settore duramente colpito dal disastro di metà ottobre. Abbiamo indicato delle strade, dalla nuova programmazione Psr 2014-2020 ai fondi perequativi di UnionCamere, ai fondi nazionali previsti dal Governo nella Legge di stabilità, per non dimenticare le risorse comunitarie attivate in questi casi già per Veneto ed Emilia Romagna. Ma al momento sembra ancora tutto fermo alla viabilità e agli alvei fluviali. Abbiamo più volte lanciato l'allarme: attenzione a non aggiungere al danno la beffa. Se non si interviene con immediatezza, le aziende rischiano di ritrovarsi con le gomme a terra per i prossimi due anni".
Il commissario di Governo Giuseppe Grimaldi durante la giornata di venerdì aveva faticato non poco a spiegare la sua scomoda posizione: "I soldi a mia disposizione con la dichiarazione dello stato di emergenza sono pochi, non più di 39 milioni di euro, compreso il milione stanziato da Regione Campania, di conseguenza devo procedere secondo le priorità assegnate al mio mandato: rimborso delle spese sostenute per prestare il primo soccorso alle popolazioni colpite, pagamento dei danni subiti dalle pubbliche amministrazioni, i lavori di somma urgenza per la riduzione del rischio”. E tenta di far capire a tutte le organizzazioni datoriali che non c’è capienza per una prima boccata di ossigeno alle imprese colpite da frane e alluvione: e quelle agricole da sole vantano 120 milioni di euro di danni.
Inoltre, il commissario attende ancora il perfezionarsi della sua nomina ufficiale, pure avvenuta, ma non ancora pubblicata in Gazzetta ufficiale. Solo dopo questo atto potrà in effetti dare il via, in 90 giorni, alla ricognizione dei danni.
“Continuiamo a chiedere alle istituzioni un tavolo specifico dedicato alle imprese, dove mettere in chiaro obiettivi e percorso. Chiediamo per questo al commissario Grimaldi di convocare in tempi brevissimi un tavolo con tutti gli attori economici della provincia" sostiene ancora Coldiretti Campania.
Intanto, le imprese agricole della provincia di Benevento attendono ancora la dichiarazione dello stato di calamità da parte del ministero per le Politiche agricole. E recentemente, in tema danni all’agricoltura in Campania, Corrado Martinangelo, della segreteria politica del ministro Maurizio Martina, aveva richiamato l’attenzione sull’assessorato all’Agricoltura della Regione: "Mancano al ministero ancora delle schede tecniche, dopodiché la declaratoria sarà fatta". E aveva assicurato: ”I primi bandi del Psr Campania 2014–2020 saranno sulla misura 5 per il ripristino del potenziale agricolo danneggiato”. Su questa misura sono appostati però complessivamente 10,5 milioni di euro e dovrebbero bastare per 6 anni.