La fusione rappresenta non solo un importante passo avanti nella razionalizzazione delle partecipate, con un conseguente e forte risparmio di risorse da parte della Regione ma anche un momento di rafforzamento del ruolo che le due società avevano precedentemente. Nella Fondazione ci sono tutte le condizioni per sviluppare la ricerca e l’innovazione tecnologica nel settore agricolo, da quello enologo a quello ortofrutticolo, e non solo. Oggi abbiamo dato un segnale di attenzione e di volontà di modernizzare gli strumenti che mettiamo a disposizione dell’agrolimentare piemontese”. E' questo il commento dell'assessore all'Agricoltura della Regione Piemonte Giorgio Ferrero in merito alla fusione di Creso e Tenuta Cannona, avvenuta lo scorso 23 settembre allo studio notarile Martinelli di Cuneo: sono state incorporate nella neonata Fondazione per la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo tecnologico dell’agricoltura piemontese.

Creso è un consorzio che si è distinto per essere uno dei principali centri di ricerca italiana sull’ortofrutta. Tenuta Cannona ha svolto un ruolo di rilievo nell’enologia. La fusione porterà con sé un importante risparmio per la Regione, 400 mila euro all’anno. Tra quattro anni la Fondazione sarà in grado di camminare da sola, senza contributi regionali, potendo usufruire anche dei finanziamenti europei per la ricerca in agricoltura.