Non si placa la polemica sull'impiego del latte in polvere nei formaggi, cosa che la Ue vorrebbe imporci e che ha portato gli allevatori a Roma, con i vessilli di Coldiretti, a manifestare sotto le finestre del “Palazzo”. Protesta che ha avuto eco sui quotidiani del 9 luglio, a iniziare da “Il Sole 24 Ore” o “Avvenire” e continuando con toni accesi su “Libero”, per citarne solo alcuni. Ma prima ancora se ne era parlato su “Avvenire” del 3 luglio, preoccupato che l'unicità delle produzioni italiane possa essere messa in forse dalle regole europee. Dei formaggi italiani alla polvere di latte parla anche il “Financial Times” del 4 luglio e nello stesso giorno il settimanale “Gente” ospita le dichiarazioni del presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, che giudica criticamente le richieste europee di consentire la produzione di formaggi con il latte in polvere. Giudizio fortemente critico quello espresso da “Italia Oggi” del 7 luglio che accomuna latte e vongole (per queste ultime è scattata una norma Ue che ne prevede le dimensioni minime) nell'elenco delle follie normative che giungono da Bruxelles. A gettare un po' di acqua sul fuoco ci pensa Paolo De Castro, che dalle pagine della “Gazzetta di Parma” ricorda che l'eventuale impiego del latte in polvere non riguarda i formaggi Dop, per i quali continuerà ad essere vietato.
Export e dintorni
La distintività dei prodotti italiani è in ogni caso un elemento chiave per le nostre esportazioni e il presidente di Federalimentare, Luigi Scordamaglia, ricorda dalle pagine di “Repubblica” del 6 luglio il “valore aggiunto” delle nostre produzioni agroalimentari, elemento chiave anche nel favorire l'espansione dell'export, che continua a macinare successi. Vanno bene le esportazioni, ma non abbastanza per compensare le importazioni, come si afferma sulle pagine di “Repubblica” del 6 luglio. Per favorire le esportazioni scendono in campo il gruppo Sace e BNL con un impegno di 150 milioni di euro, come riporta una breve notizia su “Italia Oggi” del 3 luglio.
Tra Roma e Bruxelles
Il latte torna al centro delle cronache per le attività di Governo, con l'approvazione del decreto 51 che dà il via alle misure anticrisi per il settore, argomento affrontato il 3 luglio da “Il Sole 24 Ore”. Si segnalano però ritardi da parte dell'Inps per le assunzioni congiunte, come scrive nello stesso giorno “Italia Oggi”. Continua nel frattempo la lotta al caporalato contro il quale si possono annoverare numerosi strumenti e fra questi il registro delle imprese agricole, come si afferma su “Avvenire” del 4 luglio. Da Bruxelles il commissario all'Agricoltura Phil Hogan fa sapere attraverso le pagine de “Il Sole 24 Ore” del 3 luglio di essere intenzionato a semplificare i meccanismi della Pac. E già qualche semplificazione, scrive “Italia Oggi” del 9 luglio, la si può apprezzare per i pagamenti Pac destinati alle aziende più piccole. Meno burocrazia potrà essere utile per utilizzare al meglio le risorse comunitarie ed evitare che fondi non utilizzati debbano essere restituiti alle casse della Ue, cosa che si rischia in Campania per un importo di 370 milioni, denuncia “Roma” del 7 luglio, a causa del mancato impiego di tutte le risorse dei Psr.
Xyella, primi abbattimenti
Ancora preoccupazioni per l'emergenza xylella negli uliveti pugliesi, dove sono stati abbattuti i primi ulivi, come si apprende da “Libero” dell'8 luglio, commentando al contempo il mancato coinvolgimento del neo Governatore Michele Emiliano. Dalle pagine de “Il Sole 24 Ore” dell'8 luglio il ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina conferma che il patogeno degli ulivi è circoscritto a Brindisi e Lecce e che il resto d'Italia è da considerarsi indenne. Alle preoccupazioni per i danni agli uliveti si aggiungono quelle per i presunti pericoli derivanti dall'impiego di agrofarmaci, ma dalla “Gazzetta del Mezzogiorno” del 3 luglio arrivano conferme sull'assenza di rischi. A proposito di rischi, la “Stampa” dell'8 luglio torna a parlare di Ogm per evidenziare come il loro impiego sia utile nel ridurre gli interventi chimici, diserbanti compresi, nelle colture. In tema di Ogm va segnalato l'articolo su “Repubblica” del 3 luglio, a firma Elena Cattaneo, senatrice a vita e docente milanese, che auspica scelte trasparenti del Governo e critica il divieto alla ricerca pubblica su piante geneticamente migliorate.
09 luglio 2015 Economia e politica