Antonio Noto, direttore Ipr Marketing, ha illustrato il rapporto, sottolineando come “per gli italiani ci sia poca attenzione per l'agricoltura nel nostro Paese e che le condizioni degli imprenditori agricoli negli ultimi anni sia peggiorata, soprattutto a livello economico”.
L'85% del campione preso in considerazione ritiene che gli agricoltori svolgono un ruolo importante riguardo la protezione ambientale e per l'86% dovrebbero ricevere un incentivo economico per la loro attività a servizio dell'intera collettività.
Tra le attività più apprezzate nelle imprese agricole ci sono l'agriturismo, i farmer's market, le fattorie didattiche e gli agri ospizi per gli anziani. Gli italiani preferiscono poi il contatto diretto con le aziende agricole nell'acquisto dei prodotti, e accanto a questo, c'è una preferenza della maggioranza riguardo i prodotti freschi rispetto a quella trasformati a livello industriale. Riguardo la questione degli Ogm gli italiani hanno un parere netto. Il 73% del campione si dichiara infatti contrario, dato che secondo Antonio Noto si mantiene costante negli ultimi cinque anni. Il 90%, infatti, vorrebbe delle etichette che indicassero chiaramente prodotti Ogm free in modo da poter scegliere consapevolmente.
“L'agricoltura multifunzionale dà molto all'Italia e merita di ricevere qualcosa in più – ha ammesso Alfonso Pecoraro Scanio – I risultati del Rapporto mostrano come gli italiani amino la nuova agricoltura. La manutenzione del territorio, l'investimento biologico e la filiera libera da Ogm fanno dell'agricoltura italiana una best practice a livello europeo. Expo non può ridursi a una Gardaland del cibo, ma deve essere l'occasione per rendere noti i risultati raggiunti in questi anni e indicare anche all'Europa una nuova visione”.
All'ex leader dei Verdi fa eco il presidente nazionale di Coldiretti Moncalvo. “L'Italia deve sapere offrire all'Expo un modello di sviluppo agricolo vincente, costruito in questi anni. I giovani si sono accorti subito delle opportunità che l'agricoltura italiana costituisce per il futuro economico del Belpaese”.
Sono ancora in pochi, invece, a conoscere il Ttip, ovvero l'accordo di libero scambio tra Unione Europea e Stati Uniti, spiegato all'interno del focus sul commercio globale.