Risultato eccezionale per la Giornata nazionale della colletta alimentare, svoltasi sabato 29 novembre e giunta alla diciottesima edizione. Pur nel permanere della morsa della crisi, si sono raccolte 9.201 tonnellate di alimenti, donati dai cittadini ai volontari, sempre più numerosi.

Il risultato, del quasi 2% in più rispetto al 2013, è ancora più straordinario, in considerazione del contemporaneo proliferare di Collette che altri Enti caritativi stanno organizzando in alcune regioni, sulla scia di quella tradizionale del Banco alimentare, appellandosi in queste stesse settimane ai cittadini nei supermercati e nelle parrocchie.

"Ma un altro risultato ci affascina ancora di più - afferma Andrea Giussani, presidente della Fondazione Banco alimentare -  persone dapprima esitanti, poi gioiose e responsabili, alcune in vera indigenza, mescolate a personaggi pubblici dello sport, dello spettacolo e della politica, tutti insieme, compiono un gesto che li rende ugualmente consapevoli della possibilità di stare di fronte al bisogno di altri, riscoprendo la propria umanità, al di là di ogni differenza di condizione. Esse riaccendono le ragioni del proprio vivere nel dono di poco o di tanto. Per questo siamo sempre grati a chi ha permesso tutto ciò, i milioni di persone che hanno fatto la spesa, i volontari "in giallo", le insegne della Distribuzione e i donatori di servizi e di logistica".

"Voglio trasmettere un messaggio: non possiamo continuare a sottovalutare il fatto che, in Italia, 6 milioni di persone soffrono la fame. Invito tutti a fare oggi un gesto importante di donazione".

Parole del ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, che ha preso parte alla Giornata nazionale; nel suo commento ha speso inoltre parole di ringraziamento per  130 mila volontari impegnati in più di 10 mila punti vendita, grazie ai quali è stato possibile realizzare l'iniziativa.

Martina ha ricordato l'impegno concreto del Governo: lo stanziamento di 5 milioni di euro per il Fondo nazionale indigenti nella Legge di Stabilità e la collaborazione con il ministro del Lavoro Poletti per avere un programma europeo che da qui al 2020 porti a costruire ogni anno un lavoro strutturato su questo tema. Il Mipaaf, inoltre, sta distribuendo 45 mila tonnellate di alimenti attraverso i bandi realizzati d'intesa con gli enti caritatevoli.

"Naturalmente - ha aggiunto il ministro - dobbiamo impegnarci anche nella lotta agli sprechi alimentari. Bisogna avere la consapevolezza che noi buttiamo ancora tantissimo cibo, sia a livello di produzione che a livello di distribuzione. Faccio un appello alle imprese di distribuzione, ma anche alle famiglie, che devono cercare di evitare lo spreco, anche casalingo. Talvolta buttiamo cibo in maniera sconsiderata, dovremmo semplicemente avere più equilibrio: il cibo è una questione talmente delicata anche in Italia che non può essere banalizzata".