Per le elaborazioni sono stati considerati gli impatti relativi alla coltivazione delle quattro varietà più rilevanti in termini di produzione (Golden Delicious, Gala, Red Delicious, Fuji) che costituiscono complessivamente l’83% della produzione totale di mele delle Op interessate dallo studio. La quasi totalità delle mele commercializzate dalle otto Op viene coltivata secondo i disciplinari di produzione integrata, e la restante parte viene coltivata secondo i disciplinari di produzione biologica come da Regolamento Cee. La Dichiarazione ambientale di prodotto, elaborata con il supporto tecnico di Life cycle engineering, segue le regole del Sistema internazionale Epd® e i dati presentati sono stati calcolati attraverso la metodologia dell’Analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment – Lca) che prevede l’analisi degli impatti dalle attività svolte in tutte le fasi della filiera che vanno dall’impianto del frutteto fino alla distribuzione del prodotto al consumatore. I risultati, comunicati attraverso tre indicatori di sintesi, si riferiscono all’unità funzionale di 1 kg di mele vendute sfuse, intese per il consumo fresco.
Dai dati pubblicati nel 2013, e sostanzialmente confermati dalle elaborazioni 2014 in via di definizione, emerge che per produrre un kg di mele vengono emessi 0,2 kg di Co2eq dovuti per il 45% alla fase di distribuzione, per il 35% a quella di stabilimento e confezionamento e per il 20% alla fase agricola. Il consumo di acqua (blue water), di circa 59 litri per kg, è invece concentrato quasi interamente nella fase di produzione delle materie prime agricole (98%). Infine, per unità funzionale sono necessari 0,5 global m2, il 49% dovuti alla fase di distribuzione, il 33% allo stabilimento e al confezionamento e il 18% alla fase agricola.
Con questo progetto e con il progetto parallelo di studio analitico affidato alla Libera Università di Bolzano, l’associazione ed i suoi associati vogliono dare un contributo di conoscenza su un tema compreso tra le priorità della Politica agricola comunitaria ma esprimono anche un'attenzione particolare verso una sfida importante non solo per il settore frutticolo ma per la società civile del futuro nel suo insieme.
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Fonte: Assomela