Il 29 e 30 ottobre prossimi si terrà al Centro congressi Palazzo Rospigliosi di Roma il convegno "L’agricoltura italiana è pronta ai cambiamenti climatici? La parola al progetto Agroscenari".


Il progetto mira a predisporre strumenti cognitivi e decisionali che, attraverso l'analisi integrata di sistemi e aree agricole italiane proiettate in possibili futuri scenari di cambiamento climatico, permettano di orientare l'attività agricola verso forme di adattamento o mitigazione del mutamento del clima secondo criteri di sostenibilità ambientale ed economica, tenendo peraltro conto del valore economico crescente delle risorse idriche.

Nel corso dell'incontro saranno illustrati gli obiettivi di Agroscenari, quali l'individuazione delle modalità di adattamento ai cambiamenti climatici di alcuni principali sistemi produttivi dell’agricoltura italiana, come la viticoltura, l’olivicoltura, la cerealicoltura nelle zone collinari dell’Italia centro-meridionale, l’orticoltura intensiva in zone irrigue dell’Italia centro-meridionale, la cerealicoltura per fini zootecnici nella Pianura padana, la frutticoltura intensiva nella Pianura padana sud-orientale.

Il progetto Agroscenari tratterà separatamente due orizzonti temporali nel processo di adattamento, uno a breve termine (5 anni), l’altro a lungo termine (30 anni). Per quanto riguarda l’adattamento a breve termine, Agroscenari propone strategie di limitazione e riduzione degli impatti attraverso un approccio multidisciplinare e coordinato in considerazione delle mutue interrelazioni fra fattori quali clima, colture, parassiti, ambiente sociale e redditività economica dell’attività agricola. Per quanto riguarda l’adattamento a lungo termine, Agroscenari mira a proporre la costruzione di scenari di cambiamenti climatici e di evoluzione dei sistemi produttivi sia a scala nazionale che a livello locale. La ricerca riguarda un insieme di aree studio con valore di simbolo dei sistemi produttivi considerati più importanti. 

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