"Non si possono cancellare con un atto quasi duecento anni di storia al servizio del Paese – commenta il presidente Conaf Andrea Sisti –. Il Corpo forestale è un’istituzione, utile e gloriosa, la vera sentinella del nostro territorio, è l’unica forza di polizia dello Stato specializzata nella tutela del paesaggio e dell’ambiente e nella difesa del patrimonio agroforestale nazionale. Una realtà formata da personale specializzato che svolge un fondamentale servizio all’intera comunità, basti pensare agli incendi boschivi e alle operazioni contro le agropiraterie nel campo alimentare, oppure la sorveglianza dei parchi nazionali e delle riserve naturali".
Nel 2013 proprio fra il Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali e il Corpo forestale dello Stato fu siglato un protocollo d’intesa con gli obiettivi della tutela dell’ambiente e delle attività del mondo rurale, ma anche gestione, controllo e valorizzazione dei processi agricoli, zootecnici e forestali in Italia. "Con il Corpo forestale – sottolinea Sisti – abbiamo iniziato un percorso comune, una collaborazione attiva con l’obiettivo di tutelare ambiente e mondo rurale, nonché per controllare e valorizzare i processi di produzione agroalimentare; puntando sulla sostenibilità nella gestione e tutela della risorse ambientali e tutela della sicurezza territoriale ma anche agronomica e fitosanitaria. L’ipotesi dello scioglimento del Corpo forestale rappresenterebbe, a mio avviso, una grave perdita per il sistema Paese, un grave colpo per la difesa e la salvaguardia del territorio e del made in Italy agroalimentare. Privarsene proprio in un momento storico delicato e particolare come quello attuale, sarebbe un errore dalle conseguenze non immaginabili".
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Fonte: Conaf - Consiglio dell'ordine nazionale dei dottori agronomi e forestali