Tutte le indicazioni sono contenute nell’ultimo bollettino Iasma notizie apicoltura diffuso in questi giorni dal Centro Trasferimento Tecnologico.
“Il piano di lotta alla Varroa per la stagione 2014 richiama quanto esposto nel manuale del 2013 ma presenta alcune precisazioni con riferimento alla particolare annata 2014 e introduce anche alcune novità dal punto di vista degli acaricidi ammessi in Italia contro la Varroa. La sua diffusione capillare sarà assicurata dal servizio di messaggistica” spiega Paolo Fontana, che coordina il gruppo apicoltura del Centro Trasferimento Tecnologico.
Il Centro Trasferimento Tecnologico si sta impegnando fortemente per fornire supporto al comparto. Quattro, in particolare gli strumenti messi a punto negli ultimi anni: un kit per il monitoraggio della Varroa, un servizio di messaggistica sms ed e-mail, due quaderni per la registrazione dei dati e la pianificazione degli interventi in apiario e un manuale interamente dedicato alla Varroa, per conoscerla e controllarla in modo efficace.
Completano il quadro delle attività una serie di conferenze sul territorio e diversi corsi di formazione.
Il servizio di messaggistica Sms ed e-mail prevede indicazioni sulle attività apistiche da mettere in atto e conta attualmente centinaia di utenti. Primi in Italia i tecnologi che operano nella sede periferica di Vigalzano di Pergine Valsugana hanno diffuso anche un metodo di monitoraggio della Varroa semplice, rapido ed efficiente: il cosiddetto metodo dello zucchero a velo.
Per facilitare poi la gestione degli apiari, la Fem ha messo a punto dei quaderni per raccogliere e organizzare le osservazioni fatte dagli apicoltori e per attuare una precisa pianificazione: il “quaderno visite in apiario” e il “quaderno colonie”. Nel 2013 è stato pubblicato e distribuito uno specifico manuale sulla Varroa, “Conoscere e controllare la varroa in Trentino”, scaricabile in Pdf a questo link.
Il manuale è stato redatto in collaborazione con alcuni esperti a livello nazionale, con i servizi veterinari dell’Apss del Trentino e con le associazioni locali di apicoltori, ha avuto la supervisione scientifica di Franco Mutinelli del Centro di referenza nazionale per l’apicoltura (Izs delle Venezie). Il risultato è un testo rigoroso da un punto di vista scientifico ma scritto in modo chiaro ed alla portata di tutti.
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Fonte: Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di San Michele all'Adige