Com’è nata l’idea di Fico Eataly World Bologna nel contesto del Caab? Lo racconta in quattro tappe la videoproduzione d’autore “Da Caab a Fico: un viaggio in pillole” promossa dal Centro agroalimentare di Bologna. Un viaggio alla scoperta del Parco agroalimentare, per approfondire le prospettive che, con la nascita di Fico, si apriranno per la città e per il comparto agroalimentare italiano. “D’autore” è certamente la produzione, firmata da Movie Movie per la regia dei filmmaker Nene Grignaffini e Francesco Conversano. “D’autore” è anche il dialogo che, in quattro tappe impegna come intervistatore un volto familiare al pubblico bolognese e nazionale, Patrizio Roversi, conduttore del programma Linea Verde su Rai1.

Il dialogo si intreccia, in una conversazione “a stazioni”, con il presidente del Caab Andrea Segrè, fondatore di Last Minute Market e direttore del Dipartimento di Scienze e tecnologie agroalimentari dell’Università di Bologna: interlocutore che, per la sua esperienza e l’autorevolezza di studio e ricerca, esprime un forte impegno alla valorizzazione dell'agroalimentare ma sempre nel segno della sostenibilità. Le quattro video interviste “Da Caab a Fico: un viaggio in pillole” saranno presentate alla città all'Urban Center Bologna di Piazza Maggiore da venerdì 28 marzo e per tutto il mese di aprile, al Caab Corner posizionato al secondo piano, con accesso gratuito, in orario 10-20 da lunedì a venerdì, sabato orario 10-19.

Sarà l’occasione per ritrovare, alle origini del Caab, il Centro direzionale poi trasformato nella nuova sede per la facoltà di Agraria a Bologna, per approfondire le iniziative di avanguardia come l’impianto fotovoltaico più ampio su tetto in Europa, e le la dotazione dei 100 orti urbani messi a disposizione delle famiglie under 30 nei mesi scorsi. Ma soprattutto per avere tutti i dettagli utili a inquadrare i presupposti e le prospettive legati al progetto Fico Eataly World Bologna."Per capire – spiega il presidente Caab Andrea Segrècome una casa stabile ideata per custodire, raccontare e tramandare una delle risorse più vitali dell'economia italiana, il cibo, possa trovare collocazione ideale nella sede del Caab, a vantaggio di tutti, dai cittadini alla pubblica amministrazione, al personale potenzialmente interessato a impiegarsi nel settore, e senza alcun costo o incidenza sulla spesa pubblica, quindi sui cittadini".

Il Parco agroalimentare Fico si propone di rappresentare l’enogastronomia italiana dalla genesi alla fruizione, in una sequenza di stalle, acquari, campi, orti, officine di produzione, laboratori, banchi serviti, grocery, ristoranti. Un vero e proprio itinerario della produzione e del gusto per apprezzare il cibo italiano. Un percorso che sarà attrezzato con cartellonistica, audio guide e accompagnatori didattici per diventare punto di riferimento museale, didattico e degustativo: un atlante tridimensionale in cui immergersi per una full immersion nell’educazione alimentare. Il grande Parco tematico dell’agroalimentare italiano rispetterà la natura e funzionerà grazie all’energia del sole, con energia verde e a km zero: quella prodotta dal più grande impianto fotovoltaico in Europa installato da Unendo Energia sui tetti del Caab. Fico significa anche occupazione: sono previsti circa 5mila posti con 1340 addetti diretti (fra ristorazione e commercializzazione) e con 3550 posti ulteriori che si apriranno per addetti nell’indotto: accoglienza, filiera agricola, trasporti e logistica, commercio e servizi (stime di Ey).