"L’accordo che abbiamo con il Banco alimentare - spiega Andrea Zangari, referente ufficio commerciale Gemos - è stato stipulato nel rispetto della legge del Buon Samaritano, istituita nel 2003, che disciplina la distribuzione dei prodotti alimentari ai fini di solidarietà sociale. Abbiamo deciso di trasformare quello che per noi diventerebbe uno spreco, cioè i pasti non consumati nelle nostre mense, in una risorsa per le persone più bisognose innanzitutto per motivi sociali, ma questa iniziativa porta a Gemos anche altri tipi di benefici, in quanto permette di ridurre i rifiuti".
Il servizio di recupero pasti avviene tutti i giorni dal lunedì al venerdì nei centri cottura Bontavola di Forlì e La Punta di Faenza: "A fine servizio, nel giro di poche ore - continua Zangari - vengono recuperati dai volontari individuati dalla Fondazione Banco alimentare eventuali alimenti in esubero della giornata, primi piatti, pietanze varie, contorni, frutta, verdura, pane, dolci etc che vengono poi donati ad associazioni caritatevoli del territorio".
Gemos mette a disposizione degli speciali contenitori termici ad uso esclusivamente alimentare garantendo la massima sicurezza ed evitando ogni forma di deterioramento dei cibi. I volontari coinvolti poi, attraverso una rete logistica di furgoni attrezzati di loro proprietà, portano i pasti laddove il bisogno risulta più urgente.
"Siamo molto soddisfatti di questo servizio - conclude il responsabile - che già in questa prima fase ha riscosso un discreto successo. Ora stiamo pianificando di replicarlo nelle principali strutture produttive (nelle più piccole invece, almeno per ora , questo non è possibile), così da coinvolgere più associazioni e più territori".
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