"La Pac approvata dal Parlamento europeo, di molto ridimensionata rispetto alle ipotesi formulate inizialmente, - dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tisopecca di coraggio e di innovazione ed è insufficiente a rilanciare il primario del vecchio continente".

"La cifra che arriverà in sette anni dalla Ue a supporto dell'agricoltura italiana, pari a 33,4 miliardi di euro - prosegue Tiso –, è di molto inferiore a quella prospettata inizialmente e non consentirà di affrontare nelle dovute proporzioni gli investimenti a sostegno del green e per i giovani agricoltori. Nonostante le nostre già note perplessità sulla riforma – conclude Tiso – è ovviamente nostro auspicio che le poche risorse disponibili vengano utilizzate nei modi più opportuni; ed è per questo che chiediamo all'esecutivo ci convocare quanto prima un incontro con tutte le organizzazioni di rappresentanza agricola per garantire investimenti efficaci e trasparenti".

Negativo anche il commento egli eurodeputati della Lega Nord Matteo Salvini e Giancarlo Scottà. “Delle tante sfide che avrebbero dovuto affrontare gli agricoltori europei, temiamo che nessuna sia stata davvero colta nel nuovo testo della Pac”.

Nei presupposti – ha dichiarato Salvini- sarebbe dovuta essere una Pac più equa. L'equità non è far finta che l'azienda agricola italiana sia uguale a quella tedesca o a quella romena, ma trovare un meccanismo che dia a tutti gli stessi strumenti”. “Con il principio della convergenza degli aiuti tra gli Stati membri - ha spiegato il collega Scottà, membro in commissione Agricoltura - assisteremo a un taglio lineare dei fondi che verranno erogati unicamente sulla base della superficie agricola aziendale, penalizzando realtà più piccole come le nostre”.