"Il moltiplicarsi di eventi calamitosi così gravi in molte aree del pianeta dovrebbero spingere la comunità scientifica e i decisori politici ad una riflessione seria sui cambiamenti climatici, ma c'è su questo terreno anche un tema squisitamente italiano che ha a che fare con la fragilità del nostro territorio, con la scarsa manutenzione dei corsi d'acqua, con l'incuria e le cattive pratiche della cementificazione e degli abusi edilizi, con una sottovalutazione cronica dell'importanza della prevenzione del dissesto idrogeologico e della messa in sicurezza del territorio", prosegue Sereni.
"Il primo e più significativo banco di prova sarebbe un consistente aumento nella legge di stabilità delle risorse a disposizione delle iniziative contro il dissesto idrogeologico", in quanto "un euro investito in prevenzione e messa in sicurezza produce molto di più di un euro speso per l'emergenza", ha concluso la vice presidente.
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Fonte: Agrapress