A poche settimane dalla fine dell’anno, i governi nazionali e l’Europarlamento sono riusciti a concludere un accordo sul bilancio europeo per il 2014. L’intesa, raggiunta nella notte di lunedì 11 novembre, sblocca anche il braccio di ferro tra le istituzioni sulle risorse per i prossimi sette anni (budget 2014-2020). Nessun taglio per gli impegni presi nel settore agricolo.

Bilancio Ue 2014: c’è l’accordo, ma si riduce del 9% rispetto a un anno fa
Dopo mesi di stallo e trattative inconcludenti, le due istituzioni hanno finalmente trovato l’intesa su 142,6 miliardi per quanto riguarda gli impegni di spesa, mentre i pagamenti ammonteranno a 135,5 miliardi. La prima cifra indica la somma che le istituzioni si impegnano a pagare; la seconda quella dei pagamenti effettivi nel 2014, ovvero delle fatture che saranno saldate nel corso dell’anno.
La differenza, di fatto, viene rimandata all’anno successivo, in un’operazione che negli ultimi anni è diventata ormai una consuetudine.
Sia per gli impegni che per i pagamenti, il budget risulta ridotto del 9% circa rispetto all’anno precedente. Il Parlamento europeo è riuscito comunque a strappare mezzo miliardo di impegni in più e 1 miliardo e mezzo di pagamenti ulteriori rispetto a quanto aveva proposto il Consiglio, fautore dei tagli al bilancio. 
L’accordo politico sarà siglato formalmente il 19 novembre nel Consiglio Affari generali e il giorno successivo dall’Europarlamento riunito in sessione plenaria a Strasburgo.

Confermati gli impegni per il settore agricolo
Il settore agricolo è uscito indenne dal negoziato: gli impegni di spesa per gli aiuti diretti ai produttori e le altre misure legate alla produzione agricola ammonteranno a 43,77 miliardi di euro. Ci sono poi i 13,99 miliardi dedicati alle politiche di sviluppo rurale.
"Siamo riusciti a salvaguardare il bilancio della Politica agricola comune (Pac) – ha commentato Giovanni La Via, relatore per il Parlamento del bilancio Ue del 2013 e tra i relatori della riforma della Pac – evitando i tagli proposti dal Consiglio".
Per l’agricoltura, infatti, i finanziamenti sono stati mantenuti sul livello che era stato proposto dalla Commissione europea, evitando le sforbiciate che avrebbe voluto apportare il Consiglio.

È stata prevista, invece, una diminuzione per quanto riguarda i pagamenti, ridotti a 11,61 miliardi, con la conseguenza che le fatture che resteranno da pagare saranno saldate l’anno successivo. 
Infine, si è deciso di incrementare il finanziamento del programma d’aiuto per indigenti con circa 135 milioni di euro provenienti dal fondo sociale europeo.