Mentre la situazione sta tornando lentamente alla normalità, insieme a qualche spicchio timido di sole e all’abbassamento dei livelli idrometrici di tutti i fiumi e i torrenti della Toscana centrale (Ema, Greve, Pesa ed Elsa), si fa sempre più pesante la conta dei danni in seguito all’ultima intensa serie di precipitazioni che hanno flagellato nuovamente la Toscana provocando numerose esondazioni di fiumi e fossi, allagamenti, frane e smottamenti.

A fornire un nuovo monitoraggio è Coldiretti Toscana, che sua proseguendo la sua attività di vigilanza su tutto il territorio regionale. Le situazioni più critiche si registrano nel Chianti, dove il torrente Greve è esondato in diversi punti: completamente allagato il coppaio (o orciaio) del Frantoio del Grevepesa. Da buttare una ventina di quintali di olio pronti per la consegna in questi giorni per effetto dell’acqua che ha superato i 3 metri e ha lambito il soffitto delle cantine. Numerosi gli allagamenti di terreni agricoli coltivati con i prodotti autunnali sommersi dal decine di centimetri di acqua che non potranno finire sui mercati in particolare tra Figline, Incisa, Greve e San Casciano. Tra le aree maggiormente “colpite” Sambuca a Tavernelle. Disagi anche per il settore zootecnico con diversi allevamenti ovi-caprini finiti sott’acqua e per le cantine che hanno dovuto “filtrare” l’acqua in seguito al divieto (poi rientrato) per proseguire l’attività di svinatura delle botti.

Sono state ore di apprensione e paura anche nella Val di Cecina dove il fiume Cecina è uscito dagli argini. Almeno due cento ettari di terreni destinati alla cerealicoltura sommersi per ore, un paio di fienili allagati così come i magazzini e i garage che custodiscono i mezzi agricoli; inutile la pratica delle semine autunnali nelle zone più collinari, avena, trifoglio, favino, con la pioggia che ha “lavato” i terreni appena lavorati portando fino a valle interi strati di terra. Il fiume è arrivato a lambire diverse aziende agricole tra Pomarance e Ponteginori.

Stalle e terreni allagati, smottamenti e frane che hanno interrotto l’accesso ai terreni agricoli con le bombe di acqua che si sono abbattute a macchia di leopardo si hanno interessato dai vivai del pistoiese alle olive del senese ma anche ortaggi mentre a Lucca - precisa la Coldiretti - sono finiti sott’acqua anche gli allevamenti.

Intanto torna la preoccupazione dopo il nuovo allarme meteo previsto per oggi, mercoledì 23 ottobre, fino al pomeriggio di domani che interesserà la Toscana nord-occidentale, in particolare i bacini del Magra, della Versilia e del Serchio.