Nel giorno in cui la Fao celebra la Giornata mondiale dell'alimentazione, La Via Campesina internazionale proclama ancora una volta il 16 ottobre come Giornata di azione globale per la sovranità alimentare dei popoli, il movimento contadino afferma che è possibile superare la crisi alimentare e la fame nel mondo attraverso la sovranità alimentare e una produzione agro-ecologica.

A Roma l’Aiab, Associazione italiana per l’agricoltura biologica, come membro de La Via Campesina organizza un momento di dibattito e discussione dal titolo "Il modello del biologico e una nuova politica per l'accesso alla terra". L’incontro di oggi, 16 ottobre, presso la cooperativa Agricoltura Nuova è un'occasione per parlare di accesso alla terra, sovranità alimentare e modelli agricoli. Le attuali politiche economiche ostacolano lo sviluppo dell’agricoltura contadina, favorendo i grandi gruppi dell’agroalimentare giorno dopo giorno, l'espansione dell'agro-business nel mondo provoca speculazione e porta ad un aumento dei prezzi del cibo che impediscono la sovranità alimentare. Dal 1996, La Via Campesina ha dichiarato la sovranità alimentare come quel diritto che permette alle persone di tutto il mondo di disegnare le proprie politiche alimentari che favoriscono la produzione e la distribuzione a livello locale del cibo garantendo prima di tutto la sicurezza alimentare delle comunità locali.

Questa giornata si celebra subito dopo la chiusura della 40° sessione del Comitato per la sicurezza alimentare mondiale (Committee on world food security - Cfs) che è stato ospitato presso la Fao dal 7 all’11 ottobre scorsi. Tra i temi cruciali discussi durante l'appuntamento c’è quello degli investimenti responsabili in agricoltura. Opponendosi decisamente agli investimenti su larga scala, che promuovono fenomeni di accaparramento delle terre e il diffondersi degli agro-carburanti, La Via Campesina sostiene che le politiche volte ad assicurare la sicurezza alimentare del mondo dovrebbero sostenere principalmente gli investimenti da parte dei piccoli produttori di cibo. Elizabeth Mpofu proveniente dal Mozambico, segretario generale de La Via Campesina a Roma, ha dichiarato: "Gli investimenti agricoli dei piccoli produttori devono essere riconosciuti come il contributo fondamentale per la produzione di alimenti volta ad sradicare la fame nel mondo".

"Essere qui è un sacrificio per le nostre comunità e per tutte le nostre organizzazioni provenienti da tutto il mondo...è un sacrificio, ma anche una responsabilità – ha aggiunto, sempre in occasione del Cfs Angel Strapazzon, capo argentino del movimento contadino -. È un compito difficile rappresentare la società civile nell’ambito del nuovo Cfs ma siamo consapevoli che, con questo lavoro e con la nostra energia, è possibile cambiare le menti dei nostri governi e della gente". In questa giornata di azione globale, il movimento de La Via Campesina manifesta il suo dissenso contro il land grabbing, l'uso di agrofarmaci e di sementi Ogm per affermare che la sovranità alimentare è la soluzione alla crisi alimentare mondiale, anche a Roma.