L'agroalimentare è forza trainante dell'economia italiana fondata su una tradizione e un'identità culturale espressa da un comparto che vale il 16% del Pil, un export con un fatturato da record ed un importante potenziale occupazionale".
A dirlo è Franco Verrascina, presidente di Copagri, nel suo intervento a conclusione della tavola rotonda sul tema “Le eccellenze alimentari”, tenutasi nell'ambito di Agricoltura in Festa. Si tratta di un evento annuale in cui la Confederazione promuove l'incontro tra produttori e consumatori, giunto alla IV edizione ed aperto oggi a Tolentino (Mc).

Verrascina ha ricordato che il tema dell'Expo 2015 è “Nutrire il pianeta, energia per la vita”: "Ciò significa sicurezza alimentare, ma anche necessità di aumentare la produzione per rispondere alla crescente domanda di cibo - ha detto - L'appuntamento con l'Expo consentirà al settore di andare oltre gli attuali riconoscimenti. Ma le eccellenze vanno difese: oggi l'Italian sounding sottrae al nostro Paese oltre 60 miliardi di euro l’anno”.

Nel corso degli ultimi 20 anni – ha aggiunto Verrascina – abbiamo perso molti dei nostri marchi più prestigiosi (Parmalat, Perugina, Galbani e moltissimi altri). Ora basta, serve una filiera coesa nel solo interesse italiano. L’Italia è il Paese che ha il primato europeo per Dop e Igp e ciò testimonia l'impegno ed il legame ordinario con il territorio dei nostri produttori per produrre qualità".

"Ma non è tutto nicchia – ha concluso Verrascina - L’Italia si caratterizza anche per una sorta di qualità “sommersa”, che può contribuire a rilanciare un intero territorio. Questo può avvenire con una strategia di sviluppo complessivo del settore che solo un organico progetto di politica agraria nazionale può determinare”.