Favorire il processo di integrazione funzionale tra le cooperative di trasformazione e attivare politiche commerciali unitarie, continuando a garantire gli attuali standard qualitativi e la tracciabilità del prodotto. Questa la direzione nelle quali intendono muoversi le oltre 280 cooperative olivicole aderenti alle tre centrali Fedagri-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare e Agci- Agrital riunite nell’Alleanza delle Cooperative Italiane.

Le analisi e le proposte per il rilancio del settore olivicolo sono state al centro della prima assemblea nazionale unitaria delle cooperative aderenti all’Alleanza delle Cooperative che si è svolta oggi, 24 settembre, a Molfetta (Bari) alla cooperativa Goccia di Sole.  L’iniziativa rappresenta una tappa di avvicinamento in vista della terza Assemblea dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari programmata per il 7 novembre a Bologna, che metterà al centro dell’attenzione l’analisi e lo sviluppo dei principali settori produttivi nei quali si realizza l’attività delle cooperative associate.

Sul piano politico, ha spiegato Angelo Petruzzella, responsabile nazionale  settore olio della Legacoop Agroalimentare, è necessaria “una incisiva azione contro le sofisticazioni per la tutela del comparto da avviare anche con forme innovative di controllo e con una definizione a livello comunitario di severi parametri di garanzia per la qualità degli oli extravergini”.

L'Alleanza ha proposto anche di incentivare la conduzione associata dei terreni olivicoli legandola alle cooperative di trasformazione. A livello politico, è stata inoltre evidenziata la necessità di costruire un piano olivicolo dotato di risorse adeguate, da individuare nei Psr della nuova programmazione comunitaria, che preveda aiuti anche per l’acquisto di marchi da parte di società controllate dai produttori.

Vanno previste – ha aggiunto il presidente di Fedagri-Confcooperative Puglia Santo Ingrossoanche azioni specifiche per favorire la promozione e la commercializzazione con particolare riferimento ai mercati esteri”.
Rispetto alle scelte da compiere nell’ambito delle politiche comunitarie, l’Alleanza ha ribadito, come ha spiegato Elia Fiorillo, vice presidente Agci-Agrital, “che anche nel settore olivicolo si debba puntare sulle Op come principale strumento di attuazione dei programmi comunitari per il miglioramento della qualità dell’olio e che debbano essere previsti aiuti per i piccoli agricoltori solo nel caso di adesione ad Op”.