"Dopo i primi 100 giorni di questa nuova avventura  sono convinta che una parte del lavoro sia stato fatto, ma che tanto ancora manchi da fare. Ho affrontato il mio nuovo impegno da ministro dell’Agricoltura con profonda passione e determinazione per fare del made in Italy agroalimentare il vero motore della nostra ripresa”.

Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, commentando i primi 100 giorni di attività al ministero.

Mi sono battuta da subito – ha aggiunto il ministro –  per la sospensione dell’Imu anche sui terreni agricoli e i fabbricati rurali che abbiamo ottenuto, ma non basta: credo che si debba arrivare a una eliminazione definitiva di questa imposta. Ho spinto affinché venisse data un’accelerazione alla legge contro il consumo del suolo e mi sono impegnata per vedere inseriti, all’interno del ‘Decreto del Fare’ provvedimenti volti a favorire la semplificazione e la modernizzazione del settore agricolo, come per esempio, un’imposizione fiscale agevolata per il gas serra.
Uno sguardo particolare è stato rivolto alle cooperative agricole che operano in realtà particolarmente svantaggiate, in favore delle quali sono state decise agevolazioni fiscali e semplificazioni burocratiche. Grazie a una legge delega, approvata a fine giugno, quindi, potremo dare risposte al comparto agroalimentare soprattutto sul versante della razionalizzazione della modernizzazione del settore. L’obiettivo sarà quello di attivare strumenti efficaci con cui intervenire su temi come il contrasto a fenomeni di economia irregolare e sommersa, la tracciabilità, l’etichettatura e il sostegno dell’inserimento dei giovani in agricoltur
a”.

De Girolamo ha fatto un bilancio anche della sua attività fuori dai confini nazionali. "Stata impegnata in prima linea, a Bruxelles, sulla chiusura dell’accordo sulla riforma della Politica agricola comune  - ha riportato il ministro - e su quello sulla Politica comune della pesca. Abbiamo predisposto una serie di interventi che si concretizzeranno nell’Expo del 2015, con l’obiettivo di mettere in mostra le numerosissime eccellenze agroalimentari del nostro Paese”.

Un tema "caldo" è quello delle contraffazioni e delle imitazioni delle produzioni fiore all'occhiello del made in Italy, la cui protezione - ha detto De Girolamo - "passa anche attraverso il decreto interministeriale che ho firmato con i ministri della Salute e dell’Ambiente che vieta la coltivazione del mais Mon810 in Italia. Il provvedimento tutela la specificità dell’agricoltura italiana, la salvaguarda dall’omologazione e costituisce una prima risposta per definire un nuovo assetto nella materia della coltivazione di Ogm nel nostro Paese”.

Su mia richiesta – ha aggiunto il ministro – anche le organizzazioni agricole sono entrate nella Cabina di regia per l’Italia internazionale, lo strumento operativo che consente di coordinare le politiche del Paese in tema di internazionalizzazione. Un riconoscimento fondamentale per il sostegno all’export agroalimentare che, solo nel 2012, ha prodotto un fatturato di oltre 30 miliardi di euro”.

La sintesi dei 100 giorni di politiche agricole è scaricabile sul sito del Mipaaf.