Bloccata la vendita del wine kit nel Regno Unito: non sarà più in vendita il preparato solubile in acqua che nella presentazione e pubblicità veniva assimilato al vino, e in particolare ad alcuni vini a denominazione di origine protetta e indicazione geografica protetta, tra i quali le Dop “Chianti”, “Barolo”, “Valpolicella” e “Montepulciano d’Abruzzo”, e altri prodotti con specifico disciplinare di produzione in definite aree geografiche, quali l’Avola Igp. Il prodotto non è chiaramente conforme ai disciplinari di produzione del vino, né tanto meno a quello rappresentato dalle denominazioni usurpate.

Lo stop alle vendite del wine kit è giunto grazie a un’operazione di cooperazione di polizia internazionale, sollecitata dai Nac dei Carabinieri con il supporto del ministero degli Interni.
È la prima volta che la battaglia al falso made in Italy va oltre la tutela commerciale, assumendo rilevanza sul piano della cooperazione di polizia internazionale.

È un risultato straordinario – commenta il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Nunzia De GirolamoCon la cessazione delle vendite di prodotti non conformi, è stata di fatto riconosciuta la frode nei confronti dei consumatori inglesi. Un grande punto a favore della battaglia per la tutela del made in Italy, una ricchezza e una risorsa preziosissima per il nostro Paese, che continuerò a difendere con tutte le forze e i mezzi a disposizione. Posso garantire che questo è un primo e fondamentale passo, e che cercheremo di estendere la cooperazione internazionale a tutti i Paesi in cui il problema del falso è noto”.