E' il nuovo progetto VinitalyWineClub, che completa il panorama delle new entry tra le iniziative made in Veronafiere, proponendosi come l’estensione digitale dell'attività di promozione e sviluppo portata avanti dalla fiera fisica.
Il 6 aprile verrà presentato in anteprima nell’ambito di OperaWine, evento in collaborazione con Wine Spectator, e dal 7 aprile sarà attivo anche l’e-commerce.
Ne hanno parlato Ettore Riello e Giovanni Mantovani, rispettivamente presidente e direttore generale di Veronafiere, nel corso della conferenza stampa svoltasi il 5 marzo, a Eataly a Roma, della 47^ edizione di Vinitaly, il Salone internazionale del vino e dei distillati in programma a Verona dal 7 al 10 aprile.
Un sistema a rete che si completa con Sol&Agrifood, Enolitech, OperaWine e Vinitaly International; quest’ultimo presidia con le sue iniziative gli Usa, la Cina e la Russia, mercati in vertiginosa crescita.
La più storica tra le rassegne vinicole del pianeta, nata nel 1967, si propone dunque come quella più fortemente innovativa, anche dal punto di vista dell’information technology.
"Il ruolo strategico delle fiere per la politica industriale del Paese in chiave di promozione ed export è assodato – ha sottolineato Riello – Vinitaly rappresenta col suo sistema interconnesso un vero e proprio asset per l’intero Paese. La Ue ha approvato importanti stanziamenti a sostegno del vino italiano, molti dei quali destinati alla promozione dei vini sui mercati intra ed extra Ue: la credibilità, l’efficacia e l’ampio raggio d’azione di Vinitaly fanno di questo sistema un canale ideale per una promozione misurabile e di qualità".
Vinitaly: le nuove strade di vendita del vino
Con i suoi 4.200 espositori da oltre 20 Paesi e 48.544 operatori stranieri da 116 nazioni su un’affluenza complessiva che ha registrato 140.655 presenze, Vinitaly è un appuntamento fondamentale per il settore, che nei primi 11 mesi dello scorso anno ha segnato un export in calo del 9% nei volumi, per un totale di 21,4 milioni di ettolitri esportati, e un incremento del 7% in valore, pari a 4,7 miliardi di euro.
"Questi dati non bastano a considerare il vino al riparo dai mutamenti dell’economia mondiale - ha spiegato Riello - dal momento che in Cina, ad esempio, a fronte di un player antagonista come quello francese che perde quote, l’Italia rimane inchiodata al 5% della quota mercato pur a fronte di una crescita esponenziale dei consumi nel gigante asiatico".
A Vinitaly 2013 parteciperanno per la prima volta una delegazione del ministero del Commercio cinese e colossi del commercio online.
"Con la diffusione dell’informatica e dei social media, la vendita al dettaglio del vino trova un canale sempre più ampio attraverso il web e l’e-shop - ha sottolineato Riello - Si stimano circa 190 milioni di acquirenti cinesi sul web e sono in continua crescita".
"Le adesioni a Vinitaly 2013 confermano ad oggi i dati dell’ultima edizione - ha concluso il direttore generale Mantovani - Si prevede, pertanto, di superare i 4.200 espositori da più di 20 nazioni per una superficie espositiva che, grazie all’ampliamento del Padiglione 11, sarà superiore ai 95 mila metri quadrati netti espositivi, in aumento sul 2012".
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Fonte: VeronaFiere