Nonostante la mobilitazione degli agricoltori multifunzionali, la neve a bassa quota sta rallentando le consegne nei mercati.

In Liguria, Lombardia, Piemonte, Friuli, Emilia-Romagna e Toscana, dove gran parte della rete autostradale è interessata da perturbazioni nevose a tratti molto intense, si verificano i primi disagi nella distribuzione di prodotti freschi, come gli ortaggi, il latte e alcuni formaggi.

 

"L’improvvisa ondata di maltempo che sta attraversando l’Italia - spiega la Cia - Confederazione italiana agricoltori - per il momento sta creando problemi, più che all’agricoltura in sé, alla logistica e ai trasporti legati all’attività delle aziende, e quindi alla distribuzione e in qualche caso all’approvvigionamento di concimi e mangimi".

 

Per il momento, infatti, la colonnina di mercurio non ha toccato valori così bassi da compromettere seriamente le colture invernali. Ma se le previsioni meteo saranno confermate e le temperature continueranno a scendere, presto per spinaci, radicchio, cicorie, cavoli, insalate, broccoli, verze, finocchi e carciofi, coltivati in campo aperto, ci sarà pericolo di congelamento e blocco della crescita. Tanto più che il clima mite delle ultime due settimane ha reso più sensibili i germogli.

 

Un altro comparto che potrebbe essere colpito è la zootecnia, che teme la diminuzione di resa produttiva degli animali legata alle basse temperature.

 

"In ogni caso - conclude la Cia - il freddo e il gelo si fanno sentire sui costi di produzione, facendo temere un ulteriore aggravio, stimato tra il 5 e il 10 per cento sulla voce “Energia”".