I rappresentanti di tutte le Organizzazioni rappresentative degli agricoltori, in un incontro lo scorso 12 dicembre, hanno unanimemente portato all’attenzione del presidente del Consiglio Mario Monti e del ministro Catania la necessità di correggere i recenti provvedimenti fiscali adottati nei confronti degli agricoltori.

Le perplessità dei Georgofili in merito alla tassazione dei beni patrimoniali (Imu) e dei redditi basati su obsoleti valori catastali (aumentati del 15%), sono state oggetto di studio dell’Accademia che ha documentati motivi per ritenerla errata. I Georgofili evidenziano l'illegittimità dell’Imu sui terreni coltivati perché sono strumento che produce reddito da lavoro e non rendita patrimoniale. Anche la tassazione dei redditi basati su valori catastali obsoleti ha ingigantito le sperequazioni, con l’aumento del 15%, ed ha richiamato l’attenzione sulla necessità di trovare nuove soluzioni. Secondo una nota diffusa dall'Accademia dei Georgofili, occorrerebbe accantonare questo strumento e trovare forme fiscali moderne che consentano di rapportare gli oneri tributari ai reali redditi degli imprenditori agricoli.


Il presidente del Consiglio ha chiesto al ministro Catania di individuare insieme al ministero dell’Economia una “possibile soluzione positiva di questo problema”e ha mostrato grande interesse per il ruolo del settore agricolo. Il ministro Catania ha espresso anche il rammarico per l’impossibilità che il Disegno di legge sul consumo del suolo venga approvato nell’arco di tempo ancora disponibile.

Ricordando le informazioni divulgate (cfr.: Franco Scaramuzzi il 30/10/12 e il 5/12/12; Dario Casati il 25/11/12), L'Accademia dei Georgofili esprime soddisfazione per l’apprezzamento del lavoro svolto dai Georgofili e per l’unanime impegno delle Organizzazioni rappresentative degli agricoltori nel sostenere le necessarie istanze al Governo.