Tagli, tagli e ancora tagli: 8 miliardi in meno per Pac e sviluppo rurale e riduzioni per altri 4 agli aiuti diretti all'agricoltura.
Sono quelli contenuti nella bozza del quadro finanziario pluriennale presentata dalla presidenza cipriota per il budget comunitario 2014-2020. 
Cipro propone un massimale per l'agricoltura (compreso lo sviluppo rurale) di 378,9 miliardi di euro, contro i 386,9 chiesti dalla Commissione europea.
Dei 378,9 miliardi complessivi, potranno essere destinati ai pagamenti diretti al massimo 277,4 miliardi rispetto ai 281,8 della Commissione Ue, con una riduzione di 4,4 miliardi.

La scure cipriota porterà ad un risparmio complessivo di circa 50 miliardi rispetto ai 1.033 ipotizzati dalla Commissione europea che, manco a dirlo, boccia in toto la bozza della presidenza di turno.
"Questa proposta negoziale non è sostenuta dalla Commissione", ha fatto sapere l'Esecutivo, sottolineando come la bozza "manchi di risorse per la crescita".
''Il prossimo quadro pluriennale deve essere uno strumento per l'occupazione e la crescita'', è stato il richiamo dell'organismo guidato da Josè Manuel Barroso. Un secco no arriva dal Parlamento europeo che parla di ''brutto segnale''. 
"I tagli più profondi sono stati fatti in quelle aree che sono considerate vitali per stimolare la competitività", hanno sottolineato il tedesco Reimer Boege e il bulgaro Ivailo Kalfin. ''Riteniamo che la proposta sia incompatibile con gli impegni politici assunti dal Consiglio'' a favore della crescita, hanno sottolineato gli eurodeputati.
E' dunque lecito immaginare che il Parlamento europeo opporrà il suo veto.