Favorire la promozione dell'olio delle Op: è questa la richiesta contenuta nella lettera indirizzata dal Consorzio nazionale degli olivicoltori (Cno) al ministro delle Politiche agricole Mario Catania e alle istituzioni europee.

Uno dei principi alla base delle azioni di informazione e promozione sostenute dall'Unione europea è, infatti, il carattere generico degli interventi, con il divieto di sostenere direttamente i marchi. Secondo il Cno si tratta di un disincentivo per le organizzazioni dei produttori ad accedere ai programmi di promozione e, di conseguenza, un freno ad estendere l'area di commercializzazione dei propri prodotti.

Il Cno ritiene necessario superare questa limitazione e, in deroga al principio che i programmi devono essere generici, modificare la legislazione comunitaria in maniera tale da consentire la promozione di marchi di olio extra vergine di oliva detenuti dalle Op, subordinando l'utilizzo della deroga a determinati condizioni.
"Alcune organizzazioni dei produttori stanno faticosamente cercando di sviluppare dei marchi per identificare commercialmente il prodotto ed acquisire una solida posizione di mercato, valorizzando la produzione degli associati - spiega il Cno - Per fare in modo che tali iniziative abbiano successo e si consolidino, in un momento nel quale è di fondamentale importanza ricercare nuovi e stabili sbocchi di mercato, è necessario riconoscere maggiore flessibilità nell'impiego dei marchi nell'ambito dei programmi di promozione realizzati tramite il sostegno pubblico dell'Ue". 


 

L'Europa e le iniziative di promozione
E' in atto a livello europeo un processo di modifica della politica di sostegno alle attività di promozione, comunicazione ed informazione
La Commissione europea ha presentato una proposta di regolamento. Attualmente, tale provvedimento è in discussione presso il Parlamento europeo.

 

Attualmente, la promozione è finanziata a livello comunitario con un intervento orizzontale (regolamento 3/2008), la cui dotazione finanziaria media è di 50 milioni di euro all'anno. Il tasso di finanziamento pubblico è per il 50% a carico dell'Ue. E' previsto un co-finanziamento da parte dello Stato membro interessato ed una aliquota pari ad almeno il 20% del costo che rimane a carico dell'organizzazione proponente

 

L'Ue interviene anche attraverso altre modalità per finanziare le attività di promozione. In particolare si ricordano: 
• le campagne di promozione per la frutta sono sostenute tramite l'Ocm unica (spesa inferiore a 50 milioni di euro); allo stesso modo, per il vino la spesa è stata di 236 milioni di euro nel 2012;
• programmi frutta nelle scuole e latte nelle scuole (spesa oltre 150 milioni di euro); 
• la misura per la promozione nei Psr, riservata ad Op ed ai prodotti di qualità (Dop, Igp, biologici, certificazione qualità, ecc.) con spesa di circa 30 milioni di euro per anno ed aiuto pubblico che copre il 70% dell'investimento.