Il Cno, Consorzio nazionale degli olivicoltori, ha scritto al ministero delle Politiche agricole per sostenere con forza l’iniziativa intrapresa a difesa dell’autentica qualità. Con l’introduzione, attraverso il “Decreto sviluppo” del limite di 30 mg./Kg. per gli alchilesteri, oggi pienamente vigente, i produttori di qualità del settore olivicolo hanno un nuovo strumento per affermarsi sul mercato e nei confronti dei consumatori.
Il Consorzio esprime forte preoccupazione come scrive in un comunicato: "poiché in Italia la filiera si sta dividendo in questa delicata fase fra coloro che sono da sempre impegnati nella difesa della qualità e chi intende speculare sulle spalle dei produttori per lucrare, col nome dell’Italia, su vantaggi impropri, derivati solo da operazioni commerciali. In particolare ci riferiamo al tema degli alchilesteri".
"Vogliamo riconfermare con forza - continua il Cno - la nostra piena soddisfazione in merito all’inserimento nel “Decreto sviluppo” del limite di 30 mg./kg. Questo ha già contribuito a dare un chiaro segnale agli operatori: la qualità e l’onestà saranno più forti. Constatiamo però che all’interno della filiera alcune componenti stanno cercando di ostacolare questa scelta. Manifestiamo tutto il nostro appoggio al ministro e a tutti coloro che si sono sempre impegnati in difesa dei reali interessi dei produttori agricoli".
Resta naturalmente il problema di adeguare la normativa comunitaria oggi più permissiva. Cno invita il ministero a mantenere ferma la propria posizione continuando ad impegnarsi per concorrere in ogni sede a valorizzare la qualità. Si favorirà così, secondo il Cno, l’ottenimento di un equo compenso che incoraggi investimenti nel settore olivicolo, così provato dalla debolezza strutturale (mancato rinnovamento degli oliveti) e dalla agguerrita concorrenza sleale sui mercati mondiali.
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