L'Italia deve rimborsare alla Commissione europea 28 milioni di euro di spese della Pac (l'impatto finaziario è di 27,9 milioni).

E' quanto afferma la rettifica della Commissione europea del 7 settembre scorso per la procedura di liquidazione dei conti: il Belpaese ha lacune nel calcolo dei diritti all'aiuto e una carente integrazione del settore dell'olio di oliva nell'Rpu.

Il totale del rimborso chiesto agli Stati membri per i fondi indebitamente spesi è di 215 milioni di euro, ma l'impatto finanziario netto si aggira sui intorno ai 94 milioni di euro.
Una parte di questi fondi è infatti già stata recuperata e la Commissione sta rimborsando la Spagna in seguito a una sentenza della Corte su un precedente mancato riconoscimento.

La decisione di recuperare i fondi è stata presa in seguito ad uno degli oltre 100 gli audit che la Commissione europea svolge ogni anno per verificare che i controlli effettuati dagli Stati membri e le correzioni delle carenze siano sufficienti.
Si legge nel comunicato della Commissione: "I fondi riconfluiscono nel bilancio dell'Unione per inosservanza delle norme Ue o inadempienze nelle procedure di controllo della spesa agricola. Se infatti gli Stati membri sono responsabili del pagamento e della verifica delle spese della politica agricola comune, spetta alla Commissione controllare che essi abbiano fatto un uso corretto dei fondi stanziati".

 

Le principali rettifiche

Nella "lista nera" della Commissione europea, oltre all'Italia, ci sono anche Austria, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Portogallo, Regno Unito, Romania, Svezia e Ungheria. Nel dettaglio il Portogallo dovrà restituire 89,4 milioni di euro (impatto finanziario: 88,9 milioni di euro) per carenze nel sistema di identificazione delle parcelle agricole (Sipa) e nel sistema di informazione geografica (Sig) e nei controlli in loco; 34,5 milioni di euro (impatto finanziario1: 32,2 milioni di euro) sono a carico del Regno Unito per carenze nel Sipa-Sig e lacune nei controlli in loco e la Svezia deve 20,4 milioni di euro per carenze nel Sipa per l'esercizio 2009 sulle spese per gli aiuti per superficie, comprese le misure di sviluppo rurale connesse alle superfici.
Alla Spagna saranno restituiti 110,7 milioni di euro in seguito alla sentenza (C-24/11P) pronunciata dalla Corte di giustizia europea l'anno scorso contro una precedente decisione della Commissione di recuperare i fondi per l'olio d'oliva.