Stretto tra il crollo dei prezzi e il calo dei consumi interni, il settore dell’olio d’oliva è sempre più sotto tensione. Mentre si aspetta un Piano europeo d’azione che sarà presentato entro la metà di giugno, sono in corso le procedure per l’ammasso privato: un sussidio che però rischia di essere d’aiuto solo per i produttori spagnoli.

 

Le cifre

Il dato di base è sconcertante: oggi, il prezzo dell’olio d’oliva è pari a quello di dieci anni fa. Un crollo verticale che sta mettendo a dura prova tutto il settore e soprattutto i produttori italiani, spagnoli e greci, che da soli coprono circa i 3/4 della produzione mondiale. Questo mese, il prezzo all’ingrosso dell’extra vergine ha perso 2.900 dollari a tonnellata: si tratta del calo più significativo dal 2002.
Non solo: è diminuito anche il consumo domestico, ovvero all’interno di quegli stessi Paesi produttori. Una circostanza che Oil World, società di ricerca e previsioni nel settore, ritiene collegata all’attuale crisi economica.
A determinare ulteriori spinte verso il basso dei prezzi, poi, c’è il raccolto eccezionale ottenuto quest’anno in Spagna.

 

Le risposte europee

Di fronte a questa situazione, a livello comunitario si è corso ai ripari: da una parte, è stata avviata una procedura per l’ammasso privato come misura per sostenere i produttori nel breve termine, mentre più a lungo raggio si pensa a un Piano d’azione che nelle intenzioni del commissario responsabile, Dacian Cioloş, doveva essere pronto entro maggio e che ora, come confermano i servizi della Commissione europea, sarà presentato entro metà giugno e sicuramente prima del Consiglio Agricoltura del 18 e 19 del mese.

 

Il piano d’azione

E' ancora presto per dire a cosa pensa esattamente l’Esecutivo europeo per dare un supporto alla filiera, ma si può fare qualche congettura. Ad aprile, quando il commissario aveva annunciato di voler mettere mano al settore, erano stati indicati diversi temi come spunti di discussione: la ristrutturazione attraverso i prossimi Piani di sviluppo rurale, una migliore organizzazione tramite i gruppi di produttori, ma si faceva riferimento anche alla qualità, alla promozione, all’etichettatura, senza tralasciare i controlli per lottare contro le frodi.
Insomma, di tutto un po’, mentre la sensazione in questo momento è che l’esecutivo di Bruxelles potrebbe concentrare il suo intervento principalmente su un sostegno ai prodotti di maggiore qualità.

Tra gli obiettivi principali, quindi, ci sarebbe una maggiore valorizzazione della produzione di qualità, migliorando al contempo la qualità stessa di questo prodotto simbolo della dieta mediterranea.
Prendere decisioni per supportare il settore, comunque, è indispensabile: ''Il mercato è in seria crisi - dice Pekka Pesonen, a capo degli agricoltori del Copa-Cogeca - e questa coltura è vitale per mantenere l'occupazione nelle aree rurali dei Paesi produttori''.

 

L’aiuto all’ammasso privato

Nell’attesa che vengano lanciate iniziative per il lungo periodo, è scattata la procedura per sostenere lo stoccaggio privato dell’olio d’oliva vergine e extra-vergine. La prima tranche, che riguarderà 50mila di tonnellate, sarà aggiudicata il 7 giugno, in base alle richieste ricevute tra giovedì 31 maggio e martedì 5 giugno.
Altrettanta quantità di prodotto sarà interessata dalla seconda fase della misura, prevista nella seconda metà del mese.

Di fatto, però, un simile meccanismo finisce per aiutare solo i produttori spagnoli, dato che il prezzo fissato per il sostegno all’ammasso è superiore al prezzo dell’olio spagnolo, ma inferiore a quello degli olii italiani e greci. Tant’è che, nell’ultimo caso di stoccaggio privato, lo scorso febbraio, proprio la Spagna si è aggiudicata l’intero pacchetto di aiuti, che copriva anche quella volta 100mila tonnellate d’olio.


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Approfondimenti:
Sul sito di Agea è possibile scaricare la Circolare 30 maggio 2012 n. ACIU.2012.234 per la procedura di gara per l'aiuto all'ammasso privato dell'olio di oliva - Reg.(UE) n. 430/2012.
Per scaricare la Circolare
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