In una lettura che si è svolta presso l’Accademia dei Georgofili, il prof. Claudio Peri ha evidenziato alcuni errori commessi negli ultimi decenni nelle strategie per la valorizzazione della qualità.

La definizione della qualità in termini merceologici, di caratteristiche sensoriali, di legame al territorio, di valori salutistici, etc., è stata finora gestita soprattutto dai produttori. Il prof. Peri ritiene al contrario che la qualità di un prodotto debba essere apprezzata da chi lo usa e non da chi lo produce. Il consumatore deve essere educato a riconoscere ed apprezzare i prodotti migliori, tanto da essere disposto a spendere di più per averli.

Anche la politica di valorizzazione dei prodotti nazionali dovrà essere sempre più compito della distribuzione e, ancor più efficacemente, degli chef e dei ristoratori. Se un prodotto per quanto buono non rappresenta una fonte di profitto per chi lo commercializza, non c’è alcuna possibilità che possa diventare fonte di profitto per chi lo produce.

Le politiche e le strategie di valorizzazione dei prodotti alimentari italiani dovrebbero quindi essere completamente riorganizzate.