Perlplessità sulla riduzione delle risorse per la Pac post 2013. Le ha espresse il ministro degli Esteri, Franco Frattini, nel corso dell'audizione parlamentare sul quadro finanziario dell'Unione europea 2014-2020.
Frattini ha illustrato le linee guida della comunicazione della Commissione sul futuro bilancio dell'Ue, spiegando che la conclusione dei negoziati è prevista alla fine del 2012, dopo di che saranno presentate le proposte legislative.

Per quanto riguarda la posizione italiana, Frattini ha sottolienato come, nella nuova proposta, definita "poco ambiziosa", l'Italia risulterebbe ancora un contributore netto per circa 5 miliardi. Si tratta, ha detto Frattini, di una "situazione non sostenibile per il nostro Paese", anche alla luce della politica di rigore di bilancio cui l'Italia è chiamata dai vincoli comunitari.

Sulla futura Pac, il ministro ha spiegato che il Governo italiano nutre "perplessità sulla riduzione globale della spesa agricola" ed è assolutamente contraria al criterio della superficie per la ridistribuzione degli aiuti diretti. "Su pesca e sviluppo rurale non abbiamo ancora informazioni sul riparto", ha aggiunto il ministro. Altre perplessità riguardano il nuovo meccanismo di risorse proprie, il fondo infrastrutture e le implicazioni del nuovo fondo di coesione.

 

"Le preoccupazioni del ministro degli Esteri sono le stesse che la Uila, Unione italiana lavoratori agroalimentari, denuncia da molti mesi. Mi auguro quindi che quella di Frattini non sia solo una esternazione, ma il primo passo di una iniziativa forte e convinta di tutto il Governo per convincere l'Europa a non ridurre la spesa agricola e ad utilizzare al meglio le risorse della Pac", ha detto il segretario generale della Uila-Uil, Stefano Mantegazza.

"Condividiamo le preoccupazioni e le perplessità espresse da Frattini in merito alla riduzione globale delle risorse della Pac post 2013". Ha commentato presidente della Cia, Confederazione italiana agricoltori, Giuseppe Politi, che ribadisce il giudizio negativo nei confronti delle proposte della Commissione europea per il piano pluriennale finanziario 2014-2020 dell'Ue, che prevede uno stanziamento di circa 371,7 miliardi di euro per la Pac (di cui 281,8 miliardi al i pilastro e 89,9 miliardi al ii pilastro). "Le proposte Ue - ricorda Politi - rischiano, se applicate, di delineare uno scenario non certo confortante per gli agricoltori. Il sostegno pubblico dovrà essere destinato agli agricoltori professionali e alle aziende che operano nel mercato dei prodotti e del lavoro. Vogliamo sostenere gli imprenditori agricoli, non i percettori di rendite fondiarie e parassitarie".
Anche Confagricoltura dà il suo pieno appoggio.

E la stessa cosa fa Coldiretti: "La necessità di garantire un adeguato bilancio agricolo dell'Unione europea e di riequilibrare il contributo finanziario dell'Italia sono obiettivi giusti e condivisibili, che vanno sostenuti con forza e collegialmente in sede comunitaria".