Il Collegio nazionale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati va in audizione alla Camera dei deputati.

Gli agrotecnici sono stati individuati come interlocutori nell'ambito dell'indagine che la Commissione agricoltura, presieduta da Paolo Russo, ha avviato sul mercato delle sementi e sugli agrofarmaci per valutare le ragioni per le quali in questi anni il costo dei mezzi e dei fattori della produzione è costantemente cresciuto, mentre i prezzi delle derrate agricole sono generalmente diminuiti, provocando una forte contrazione della redditività delle imprese.

Il vicepresidente del Collegio nazionale, Lorenzo Gallo, ha evidenziato come in Italia vi sia un forte consumo di agrofarmaci per ettaro, pressoché doppio rispetto a quelli di altri Paesi della Ue (come Francia o Germania), pur segnalando come questo maggiore consumo derivi dal fatto che in Italia si praticano soprattutto colture intensive (orticole e frutticole), che richiedono un'elevata quantità di agrofarmaci, mentre nei Paesi europei sono praticate prevalentemente colture estensive (prati, pascoli, patate, ecc.) che richiedono un basso impiego di fitofarmaci.

In ogni caso, gli agrotecnici hanno evidenziato come esista anche un fiorente mercato illegale dei fitofarmaci, ultimamente contrastato anche da iniziative del Nucleo antifrodi dei Carabinieri e l'esigenza di riformare il settore, anche alla luce dell'entrata in vigore delle disposizioni europee di cui al Regolamento (Ce) n. 1107/2009 ed alla direttiva n. 128/2009.

Il presidente del Collegio nazionale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati, Roberto Orlandi, ha presentato all'attenzione del Parlamento l'istituzione di un sistema basato sulla 'Consulenza tecnica - prescrizione degli agrofarmaci - agrofarmacie', in grado di tracciare l'intera filiera di prescrizione - vendita - distribuzione degli agrofarmaci, eliminando lo smercio illegale e consentendo allo Stato ed alle Regioni di disporre di dati attendibili sugli effettivi utilizzi.

Gli imprenditori agricoli avrebbero, a loro volta, indubbi vantaggi potendo godere di un servizio fitoiatrico di assistenza tecnica e di minori costi di produzione.

I rappresentanti del Collegio degli agrotecnici hanno proposto di finanziare i costi del nuovo sistema finalizzando le risorse già esistenti nei PSR-Piani di Sviluppo Rurale 2007-2013, relativi alla “Misura 114 - Consulenza aziendale” e che al momento pressoché nessuna Regione riesce a spendere in maniera significativa; in tale modo si eviterebbe anche il rischio di dover restituire all'Unione Europea fondi di provenienza comunitaria, non spesi.

La relazione degli agrotecnici è stata molto apprezzata dai parlamentari, in particolare nella parte riferita alle proposte di finalizzare alla consulenza fitoiatrica la Misura 114 dei Psr, come hanno avuto modo di dire i deputati intervenuti.

Sandro Brandolini (Pd) ha evidenziato la debolezza strutturale del settore delle sementi brevettate in Italia ed inoltre ha chiesto di conoscere quanto secondo gli agrotecnici possano risparmiare gli agricoltori utilizzando un servizio di consulenza tecnica aziendale.

Il presidente Orlandi ha stimato che il risparmio medio possa attestarsi fra il 20% ed il 30%, sia per l'impiego di agrofarmaci 'generici' rispetto alle 'specialità' che per la minor quantità necessaria.

Sebastiano Fogliato (Lega Nord) ha posto l'accento sull'oligopolio che si è ormai venuto a formare nel settore, sul fatto che gli aumenti di prezzo per gli agrofarmaci e sementi più innovative sono rilevanti e sulle problematiche indotte dal florido mercato illegale degli agrofarmaci.

Teresio Delfino (Udc), nel ringraziare gli agrotecnici per la puntualità della relazione, si è dichiarato "stupito e preoccupato"per l'incapacità delle Regioni di spendere le risorse loro assegnate, mentre ha ritenuto possibile un'intesa Stato - Regioni per sperimentare la prescrizione degli agrofarmaci attraverso la Misura 114, soffermandosi infine sull'esigenza di tutelare i produttori italiani di sementi.

Alla fine dell'incontro alcuni parlamentari hanno chiesto al Collegio degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati di predisporre una proposta operativa di quanto illustrato in commissione.