"Abbiamo apprezzato che dal Forum sulla Pac promosso nei giorni scorsi dal ministero delle Politiche agricole sia scaturito un documento comune sulla nuova politica agricola comunitaria, firmato da tutto il mondo agricolo e dai sindacati. Sulla scia di questa positiva esperienza sarebbe auspicabile trovare l'unità di tutte le rappresentanze agricole in un Forum nazionale che affronti anche il tema dei rapporti con la distribuzione organizzata".

E' quanto ha dichiarato il presidente di Fedagri - Confcooperative Maurizio Gardini a Faenza (Ra), in occasione dei lavori dell'assemblea dei soci di Agrintesa, realtà cooperativa ortofrutticola aderente a Fedagri-Confcooperative, che con i suoi circa 5.000 produttori associati ed un giro d'affari di oltre 200 milioni di euro è tra le più grandi d'Europa.

"Il mondo della rappresentanza nella cooperazione - ha ricordato Gardini - ora che è stata costituita l'Alleanza delle Cooperative Italiane, il coordinamento stabile di tutte e tre centrali cooperative del Paese, Agci, Confcooperative e Legacoop, si presenta ancora più unito. Unità che in questa fase negoziale delicata, che porterà alla riforma della Pac, deve vedere tutte le organizzazioni agricole lavorare insieme affinchè i decisori politici comunitari e nazionali non si dimentichino del settore primario e del suo rilancio, da perseguire anche attraverso il ricambio generazionale, perché l'agricoltura ha bisogno dei giovani, oltre che attraverso l'eliminazione dell'eccessivo costo della burocrazia in agricoltura".

Presenti all'incontro, il responsabile del settore agricolo di Fedagri-Confcooperative Pier Luigi Romiti, che nella sua relazione introduttiva ha illustrato lo scenario del negoziato in atto, focalizzando l'attenzione sui futuri strumenti di gestione del mercato; e il presidente nazionale del settore ortoflorofrutticolo di Fedagri Davide Vernocchi che ha sottolineato l'importanza del mantenimento del regime di sostegno dell'ortofrutta e la necessità che la nuova Pac determini un quadro regolamentare a livello europeo, per riequilibrare i rapporti tra agricoltura e distribuzione moderna, affinchè i produttori siano più competitivi sul mercato.

A partecipare ai lavori anche il presidente di Agrintesa Raffaele Drei e l'assessore all'Agricoltura della regione Emilia-Romagna Tiberio Rabboni. Quest'ultimo nel suo intervento ha concordato circa l'importanza di ridefinire i rapporti di concorrenza tra produzione e distribuzione. "La Pac del futuro - ha detto l'assessore - deve essere occasione per introdurre regole certe sul fronte dei tempi di pagamento, delle certificazioni richieste, dell'accesso agli scaffali, oltre che sulle promozioni sui prodotti alimentari da parte della distribuzione organizzata".

"A tutto questo - ha dichiarato ancora Rabboni - deve fare da cornice un sistema di controlli efficace sulla merce circolante in Europa, affinché tutti rispettino le stesse regole in materia di importazioni dal punto di vista qualitativo, dell'origine e della sicurezza. Altro tema che sta cuore alla regione Emilia-Romagna è poi quello del superamento della soglia di accesso ai fondi dello sviluppo rurale e agli aiuti di Stato che oggi esclude ingiustamente i grandi gruppi cooperativi". In ultimo l'assessore ha puntato l'attenzione sui nuovi strumenti di tutela del reddito come i fondi mutualistici, gli aiuti anticiclici e gli strumenti assicurativi.