Si è parlato di risorse energetiche, cambiamenti climatici, sicurezza alimentare e tutela ambientale nel convegno “Una nuova agricoltura: tra crisi delle materie prime e globalizzazione”, che  si è svolto ieri presso l’Accademia dei Georgofili.

Organizzato in collaborazione con la Fondazione Cesifin-Alberto Predieri, il convegno ha inteso approfondire alcune difficili problematiche sempre più affrontate nei vari summit mondiali ed ha visto le relazioni di importanti esponenti del mondo economico e politico. Purtroppo non sono potuti intervenire, come da programma, Paolo De Castro e Giancarlo Galan, ma hanno entrambi inviato un saluto al numerosissimo pubblico e agli autorevoli relatori.

Dall’affermazione della necessità di rivalutare l’attività primaria, inscindibilmente legata da sempre alla garanzia del cibo quotidiano per tutti, è emersa la necessità di adeguare i redditi degli agricoltori a quelli degli altri settori (commercio, terziario, artigianale) e di fare leva sulla ricerca scientifica (soprattutto genetica) e sull’innovazione tecnica per incrementare le produzioni unitarie. Con i dovuti investimenti ed una consapevole azione politica, una nuova agricoltura è dunque possibile.