Più di tre miliardi di valore ai prezzi di base, che quasi raddoppiano nella fase industriale, quella della trasformazione di carni e uova.

È questo il "biglietto da visita" del settore avicolo, fra i pochi settori zootecnici che possono vantare una condizione di autosufficienza.

Merito di una produzione di 1,3 milioni di tonnellate di carni avicole che soddisfano il consumo interno, pari a 21,4 kg procapite consumati ogni anno.

 

Le uova

Alla carne si aggiungono i 12,1 miliardi di uova prodotte per anno ed è alla filiera delle uova che Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) ha dedicato un recente report nel quale si evidenzia la forte crescita degli acquisti.

Fra tutti gli alimenti proteici sono le uova a mostrare il maggior aumento della domanda nei primi nove mesi dell'anno in corso.

A fronte di questa richiesta del mercato gli allevamenti hanno reagito con un incremento della produzione che a fine 2023 dovrebbe assestarsi su un più 0,6%, che cancella la flessione registrata nello scorso anno.

 

Gli allevamenti

Il merito di questa crescita produttiva va ascritto ai quasi tremila allevamenti professionali dove sono presenti oltre 41 milioni di capi.

La modalità di allevamento più diffusa si conferma quella "a terra" (54%).

Chi fa ricorso alle gabbie si è però dotato nel 36% dei casi di gabbie arricchite, capaci dunque di assicurare agli animali condizioni di benessere animale rispondenti alle norme europee.

Gli allevamenti all'aperto rappresentano solo il 10%. La loro diffusione è peraltro limitata dal pericolo dell'influenza aviaria, che essendo veicolata dagli uccelli migratori espone a maggiori rischi questa tipologia di allevamento.

 

Prezzi in ascesa

A spingere la produzione non solo la maggiore domanda, ma anche l'andamento dei prezzi di mercato, che da agosto 2021 hanno continuato senza interruzione a crescere.

Non va tuttavia dimenticato che al contempo sono aumentati di molto i costi di produzione, sospinti dall'impennata delle materie prime e dal vertiginoso aumento dei costi dell'energia.

 

Le previsioni

Il report di Ismea allarga lo sguardo all'intero settore europeo delle uova, prevedendo complessivamente un aumento della produzione di uova dell'1,2%, quindi superiore a quello italiano.

Saranno Francia e Spagna a contribuire in maggiore misura alla crescita della produzione europea di uova. Lecito interrogarsi se questo aumento potrà incidere sull'andamento dei prezzi, interrompendone la crescita.

Un pericolo che il buon andamento della domanda interna dovrebbe scongiurare, tanto da poter supporre che i prezzi si manterranno sugli attuali livelli.