Lo ha spiegato l'assessore regionale all'Agricoltura Gianni Fava, che il 20 aprile 2016 ha visitato l'azienda zootecnica di Lino Verardo a Ponte Nizza e l'azienda agricola di Daniele Fossati a Santa Margherita Staffora, in provincia di Pavia.
Recuperare vocazione autoctona
"Vocazione che si è persa in questi anni - ha aggiunto Fava - perché per troppo tempo si è rincorso un modello sbagliato di agricoltura intensiva, che cercava nella quantità e nelle grandi dimensioni aziendali una risposta che potesse recuperare le inefficienze e le diseconomie di un'agricoltura che negli anni aveva sofferto".
Modello nuovo di sviluppo da proporre
"Ora offriamo un modello nuovo che sta nel Psr - ha ricordato l'assessore - tra le componenti delle misure agroambientali e una nuova visione che può spingere le aziende a investire, recuperando razze autoctone in via d'estinzione e ricreando la zootecnia con le competenze che da sempre appartengono a quest'area geografica e alle proprie genti. Le misure specifiche sulle razze in via di estinzione sono una risposta efficace che potrebbe garantire ritorno occupazionale e ripopolamento in un'area dalla forte vocazione agricola, che ha però smarrito nel tempo".
Regione sosterrà aggregazione
"Per questo la Regione Lombardia cercherà di sostenere iniziative promozionali e aggregative che ci vengano proposte formalmente nei prossimi mesi. Ci è stato anticipato che è in corso di definizione la costituzione di un’associazione di produttori, allevatori e appassionati della razza varzese con l'idea che attorno a un elemento forte e identitario, come quello di una razza che stava sparendo, la sua riproposizione in chiave moderna possa essere una delle risposte alla crisi che in quest'area ha colpito più di altre parti".