C’è il lavoro di tante imprese agricole meridionali dietro i primi segnali di ripresa occupazionale al Sud. L’ultimo rapporto Svimez il 2015 registra i "primi segnali positivi per l’occupazione al Sud italia" con più posti di lavoro nel Mezzogiorno rispetto al Nord. In particolare, rispetto al secondo trimestre del 2014, gli occupati crescono al Sud di 120mila unità, il 2,1% in più, e di 60mila unità nel Centro-Nord, pari a +0,4%. La ripresa riguarda tutte le regioni tranne la Calabria e interessa soprattutto il settore agricolo.

E a far crescere plv e fatturato delle imprese agricole insieme all’occupazione è la scommessa di Fattorie Garofalo – azienda di Capua a capo di un gruppo di imprese agroalimentari da quasi 60 milioni di euro di fatturato all’anno e oltre 200 dipendenti - che sta lanciando I’amme (andiamo): una catena di mozzarella bar dedicati ai luoghi di transito dei viaggiatori, di prossima apertura quello di Torino Caselle. Il gruppo Garofalo lavora su tutta la filiera: dall’allevamento delle bufale, oltre 6600 presenti nelle cinque aziende agricole del gruppo in area Dop, alla produzione di mozzarelle e salumi di bufalo.

E l’espansione del gruppo Garofalo tra 2011 e 2015 si misura soprattutto sulla base del notevole incremento occupazionale: +56% in 5 anni. E balzano agli occhi le performance delle aziende agricole, che tra acquisizioni ed ampliamenti vedono il raddoppio dell’occupazione in pochi anni. Dati occupazionali che vanno ben oltre la media della recente ripresa dell’occupazione in agricoltura al Sud segnalata dal rapporto Svimez.

In una realtà come quella della provincia di Caserta, dove negli ultimi anni il ridimensionamento di tante imprese industriali è stata una costante, la crescita dell’occupazione delle aziende del gruppo ha fatto sì che sia notevolmente aumentata la nostra responsabilità sociale" sottolinea Raffaele Garofalo, presidente di Fattorie Garofalo, l’azienda che coordina l’attività del gruppo.
Nel 2012 il gruppo acquisisce la Reale Fattoria del Torcino in agro di Ciorlano, in bella vista del fiume Volturno e a due passi da Venafro. Qui si passa in quattro anni da 3 a 12 unità mediamente impiegate. Ma a crescere sono tutte le altre aziende agricole del gruppo, a cominciare dal centro di ingrasso per vitelli bufalini della Buffalo Beef con sede a Galluccio, nel cuore del vulcano spento di Roccamonfina.

Con il segno più anche le aziende storiche della famiglia Garofalo: la società Agricola Garofalo Srl e la Fratelli Garofalo società semplice agricola. Nel complesso, le aziende agricole portano l’occupazione da 30 a 59 unità di lavoro medie in cinque anni. Segno di una crescita costante e programmata.

Lo stesso avviene negli opifici di trasformazione di latte e carne di bufalo: la capogruppo Fattorie Garofalo, il cuore pulsante della galassia societaria di famiglia, passa dai 61 dipendenti del 2011 ai 103 dell’anno in corso. Stabile Casaro del Re, mentre l’opificio di Buffalo Beef si attesta ad un incremento occupazionale del 50% tra 2011 e 2015.