Ieri la presentazione dell’evento a Potenza a cura dell’associazione “Allevatori del Parco – Briganti custodi del territorio” in collaborazione con l’Officina della competitività europea. E la festa della transumanza punta trasformarla in attrattore turistico ed è anche motivo per rilanciare il concetto di aggregazione tra gli allevatori, sempre più necessario in questa fase di ristrutturazione del mercato, come ha ricordato dall’ex assessore Michele Ottati.
“Il sostegno del dipartimento Agricoltura – ha sottolineato il direttore generale del dipartimento Agricoltura, Giovanni Oliva- si inserisce nell’ambito del progetto Da Expo ai territori, che mira ad ampliare l’attrattività della regione agganciando nuovi target di turismo. Siamo particolarmente interessati alle iniziative a sostegno della vacca Podolica lucana come in questo caso – ha detto ancora Oliva. Il nostro simbolo all’Expo è il corno podolico, dono che riserviamo ai nostri partner illustri che vengono in Basilicata”.
Per Michele Ottati, presidente onorario dell’Officina della Competitività europea, partner del progetto, la transumanza rappresenta un attrattore naturale per la regione, a costo zero. “Sarà l’occasione – ha detto Ottati - per valorizzare un’antica tradizione, e per far riflettere gli allevatori sull’importanza di costituirsi in organizzazioni di produttori, per valorizzare la podolica una delle cinque razze bovine riconosciute dal ministero”.
Nel corso della manifestazione il dipartimento Agricoltura sarà presente con diversi attori che stanno lavorando in sinergia con la Regione sull’educazione alimentare e sulla promozione dei prodotti lucani. Tra queste l’associazione “Di Gioia” che si occuperà della parte ludica della festa, con giochi e attività sportive per disabili, e l’Unione Regionali Cuochi Lucani per la valorizzazione della carne lucana, derivati del latte e formaggi. In ultimo l’Istituto tecnico Agrario di Marconia, selezionato dal Miur nell’ambito di "Expo e Territori", che sta lavorando in attività di informazione con i suoi studenti sulle peculiarità organolettiche delle carni lucane.
Il 27 giugno la partenza della mandria da Sant'Arcangelo, in un percorso di 40 km per arrivare a San Martino D’Agri, dove sono previste due giornate. Un evento – è stato sottolineato nel corso della presentazione - che ha visto il coinvolgimento di 19 comuni, una festa diventata un vero e proprio format e che permetterà di stimolare a una riflessione collettiva sulle antiche tradizioni, con convegni e laboratori artigianali.